Bari Calcio, assalto al Catanzaro: duello tra difese d’acciaio



BARI – Incrocio da non fallire per Bari e Catanzaro che, domani – ore 20.30 – si sfideranno al San Nicola per la nona giornata di campionato. Turno che segue alla seconda pausa stagionale osservata per gli impegni delle Nazionali. Si torna in campo dopo dodici giorni. Il Bari dopo il pareggio (1-1) sul campo della Cremonese. Il Catanzaro a seguire il 2-2 interno contro il Modena.

Solo due gradini separano le due compagni. Bari solitario al decimo posto con 10 punti, equamente divisi tra casa e trasferta. Catanzaro sedicesimo con otto tasselli, a braccetto con la Sampdoria sul limite della zona playout. Quattro pareggi, due vittorie (una in casa e una fuori) e altrettante sconfitte per i biancorossi (una al San Nicola e una a Modena). Bari in serie utile da sei turni. Una sola vittoria, il primo settembre per 3-1 sulla Carrarese, cinque pareggi e due stop per le aquile calabresi. Catanzaro reduce da due pari di fila contro Salernitana e Modena. Appena due i punti conquistati lontano dal Ceravolo.

Con otto gol subiti a testa, Bari e Catanzaro portano in dote lo scettro di difese principesche del campionato, seconde soltanto alle regine Palermo e Spezia (7). Dopo un avvio complicato, con sei reti incassate nelle prime tre giornate, la squadra di Longo ha invertito la rotta nelle successive cinque uscite con appena due gol al passivo. Merito di un pressing più aggressivo e di una migliore organizzazione tra i reparti. I giallorossi di Caserta non sono da meno. Il sistema difensivo calabrese si basa su una linea organizzata ed una grande attenzione ai particolari. Contano l’esperienza degli interpreti (Brighenti su tutti) ed il lavoro di protezione esercitato dal centrocampo. Degli otto gol, tre sono arrivati di testa di cui solo uno da calcio d’angolo. Le rimanenti cinque dovute a ripartenze dopo tentativi forzati di verticalizzazione. Stesso discorso per il Bari, con i primi centri subiti da corner. Uno, ma due turni fa, su rigore a favore del Cosenza.

Come i punti all’attivo, ammontano a dieci i gol segnati sinora dal Bari. Ampio il ventaglio dei goleador. Marcature quasi tutte siglate da uomini diversi: Ricci (oggi a Cosenza), Novakovich, Lasagna (2), Lella, Mantovani, Maita, Dorval, Favilli e Pucino. Nessuno su rigore o punizione diretta.

Sette, invece, i gol realizzati dal Catanzaro, tutti con lo zampino della vecchia guardia, tra cui cinque marcatori: Pontisso, due volte, Iemmello, Biasci e Situm una. Gli altri due gol sono griffati da Compagnon su assist di Situm e da La Mantia su cross di Pontisso. Due i sigilli aerei: Iemmello e La Mantia. Come il Bari, nessun gol segnato su calcio di punizione diretto.

GLI Ex Maita e Oliveri nel Bari. Koutsoupias (l’anno scorso doppietta al Catanzaro), Petriccione e D’Alessandro nel Catanzaro. Questi gli ex incrociati che si sfideranno sul campo. L’altra partita a distanza la giocheranno i rispettivi ds. Ciro Polito, oggi in Calabria dopo tre anni baresi altalenanti, e Giuseppe Magalini, al lavoro in Puglia dopo due ottime stagioni catanzaresi. Due personalità diverse e due modi opposti di relazionarsi. Esuberante e focoso il primo. Schivo e riservato il secondo.

A parte Kevin Lasagna, autore di due degli otto gol complessivi, il Bari vanta una rosa con valori distribuiti in maniera equilibrata. Raffaele Pucino il calciatore più impiegato da Longo con 720’ all’attivo, in pratica onnipresente dall’inizio alla fine. Per il difensore biancorosso anche un gol nella sfida del 28 settembre contro il Cosenza. Nel 3-5-2, modulo più proficuo nel Catanzaro insieme al 4-4-2 con Bonini a sinistra, resta poco impiegato l’Under 21 Turicchia come esterno sinistro basso. Solo tre, al momento, i calciatori sempre in campo sin dall’inizio: Pigliacelli, Bonini e Petriccione. Nella migliore partita giocata sinora, contro la Carrarese, sono stati schierati otto undicesimi della vecchia guardia.

Longo non si schioda da modulo e interpreti che da un mese a questa parte hanno alzato il tiro alla squadra. Il 3-5-2 porta molto frutto con la difesa a tre formata dai terzini Pucino e Mantovani e dal centrale Vicari. Infortunato Matino, nelle scorse ore potrebbe rientrare tra i giochi anche il recuperato Simic. Collaudato il centrocampo a cinque con Oliveri e Dorval esterni più Maita, Benali e Lella (sconterà il secondo turno di squalifica) sostituito da uno tra il redivivo Sibilli e Maiello. Tandem d’attacco con più frecce nell’arco da affiancare a Falletti. Possono spaziare l’esperto Lasagna (bomber della squadra) ed i colossi Novakovich e Falletti, entrambi con una marcatura a testa.

Caserta deve registrare gli equilibri nell’arco delle partite. Quasi sempre anonime le partenze, come accaduto nelle sfide contro Sassuolo, Cesena e Cremona. Allo Zini, secondo tempo molto positivo con assetto 3-5-2 al posto del poco produttivo 4-2-3-1 dei primi 20 minuti. Unica eccezione, la gara contro la Carrarese. Paga il 3-5-2 che diventa 5-3-2 in fase di contenimento con le due punte vicine. Prova ok con centrocampo a tre composto da Petriccione, Pontisso e Pompetti, più i due esterni Cassandro e Situm.

Bari e Catanzaro accomunate dai rispettivi risentimenti per decisioni arbitrali. I calabresi gridano vendetta per il gol annullato (Pittarello) a Cittadella al minuto 90 per una spinta di poco conto sul difensore avversario sanzionata in ritardo dall’arbitro senza alcuna comunicazione col Var. Polverone anche contro la Cremonese per mancata espulsione di Antov. Tra alcuni provvedimenti, il Bari recrimina soprattutto per il rigore concesso nel finale contro il Cosenza (tocco col braccio di Saco) e quello non usufruito a Cremona per fallo su Favilli. Anche in questi casi, sala Var e direttore di gara sul banco degli imputati.




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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-17 12:59:11 da


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