BARI – Grande successo questa mattina a Bari per l’apertura straordinaria del vecchio vivaio comunale, inaccessibile al pubblico da decenni. Il Comune di Bari ha riaperto la struttura in via Napoli con angolo via Caracciolo per celebrare con il FAI la “Campagna nazionale FAI per il clima”, e far scoprire alla città un luogo poco conosciuto, chiuso da oltre 30 anni, dimenticato dalla maggior parte dei baresi più anziani e del tutto sconosciuto ai più giovani.
In questo luogo, idoneo alla formazione e ricostituzione del verde cittadino, a partire dal 1932 venivano allevate e riprodotte piante per l’intera città a un costo irrisorio. Nascosto dietro un cancello di ferro arrugginito, sormontato dallo stemma del Comune di Bari, in questo spazio di circa 2000 mq è cresciuto un inaspettato bosco urbano: il lungo tempo trascorso dalla chiusura ha preservato il fascino di questo luogo e la meraviglia della sua riscoperta. Una sorta di giardino ecologico ricco di alberi, arbusti, erbe e vegetazione autoctona dove parlare di biodiversità è quasi riduttivo per la ricchezza quantitativa e qualitativa di varietà che solo un sopralluogo più accurato potrà svelare.
Tra le specie presenti ci sono infatti: ficus australis, ficus benjamina, un bosco di bambù, i quercus ilex, rhamnus alaternus, genista, ailanthus (specie alloctona), chamarops humilis e phoenix rinate dai resti delle piante madri, juniperus glauca arborei, schinus molle e acanthus mollis che in queste ultime settimane stanno riprendendo a vegetare, complici le piogge, su un terreno ricco di humus di aghi di pino che dominano l’intero spazio.
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-09 14:30:22 da Redazione online
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