Bari, la Cassazione chiude il caso dell’inceneritore Newo: definitivo l’ok al progetto


0


BARI – Le Sezioni unite della Cassazione chiudono (definitivamente) il caso Newo, l’impianto di ossicombustione di rifiuti che dovrebbe sorgere nell’area industriale tra Bari e Modugno. Un’ordinanza pubblicata ieri ha infatti respinto uk ricorso per revocazione presentato da un comitato ambientalista contro la sentenza del Consiglio di Stato che nel 2022 ha ribaltato la prima pronuncia del Tar di Bari, confermando così l’autorizzazione rilasciata nel 2018 dalla Regione in dissenso dal Comune capoluogo.

Sul progetto, che mira a realizzare un inceneritore basato su una nuova tecnologia, c’è stata la ferma contrarietà tanto di Bari quanto di Modugno, i due centri che ospitano l’area industriale in cui Newo ha localizzato l’iniziativa, secondo i quali l’impianto potrebbe rappresentare un «attrattore di rifiuti». La partita davanti alla giustizia amministrativa si è giocata sulla qualificazione di end of waste, ovvero della trasformazione che fa perdere ai materiali trattati la qualifica di rifiuti: nel caso specifico, l’impianto Newo dovrebbe trattare rifiuti (speciali, pericolosi e non) per produrre energia elettrica ma anche delle «perle vetrose». Sul punto si è concentrato anche il ricorso per revocazione presentato dal Comitato «No all’inceneritore» secondo cui la sentenza del Consiglio di Stato avrebbe violato la direttiva europea 2008/98, anche a fronte di un presunto contrasto tra la direttiva e la legge nazionale (per stabilire a chi spetti decidere quando un rifiuto può essere qualificato «end of waste»). Le Sezioni unite (presidente D’Ascola, relatore Falabella) hanno però evidenziato che la decisione nel merito è ormai insindacabile, e non può essere oggetto di richiesta di revocazione.

La battaglia tra Comune di Bari e Regione ha vissuto anche momenti aspri, come quando – a fronte delle diverse richieste di revisione avanzate dall’allora sindaco Antonio Decaro – il primo ha deciso di impugnare i provvedimenti firmato dal secondo. Ne sono nate polemiche pesanti. Ma al momento tutte le sentenze hanno confermato le decisioni della Regione che nel 2018 aveva espresso un giudizio favorevole di compatibilità ambientale prorogato nel 2023 di altri cinque anni. Anche la proroga è stata impugnata (invano) davanti al Tar di Bari, che ha rilevato appunto che non erano variati i presupposti su cui si era basato il provvedimento originario di Via (Valutazione di impatto ambientale). A dicembre 2023 la conferenza di servizi ha dato il via libera definitivo con prescrizioni all’impianto, confermando quindi la fattibilità dell’opera nonostante i pareri negativi espressi da Bari e Modugno secondo cui la mutata situazione ambientale (il «no» di Ager e Amiu rispetto alla possibilità di trattare anche i rifiuti urbani) rendeva l’impianto non più sostenibile dal punto di vista economico.




Leggi tutto l’articolo Bari, la Cassazione chiude il caso dell’inceneritore Newo: definitivo l’ok al progetto
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-09-10 06:00:01 da Redazione online

Rimani sempre aggiornato sulle news del tuo territorio!
Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi le ultime notizie, analisi e approfondimenti direttamente nella tua casella email. Non perdere l'occasione di essere informato su ciò che accade nella tua comunità.
Iscriviti ora!


Like it? Share with your friends!

0

0 Comments

Rispondi