Bari, missione Coppa Cremona? «Ci attende un bel banco di prova, affrontiamo una delle candidate alla vittoria»


BARI – La palla passa al campo. Non quello delle amichevoli estive, ma il terreno fertile di punti e risultati che contano e che per il Bari corrisponde allo «Zini» di Cremona dove, oggi alle 18, i biancorossi fanno visita alla Cremonese per i 32esimi di Coppa Italia. Primo ciak ufficiale della stagione 2024/25 riparandosi temporaneamente le orecchie dagli spifferi di un calciomercato ancora in divenire.

Ad una settimana dall’esordio in campionato, il lungometraggio del nuovo anno calcistico muove i primi passi dalla Lombardia. Non una coordinata qualsiasi per Moreno Longo, alla prima ufficiale da mister sulla panchina dei galletti. La prima volta inizia nella sala stampa del San Nicola, dove il tecnico torinese imbastisce la chiave di lettura del momento attuale e del futuro della squadra presa in consegna lo scorso 19 giugno: «Come già detto nelle conferenze precedenti – il punto fermo di partenza – sono soddisfatto per la disponibilità dimostrata in questo tempo dai ragazzi. I complimenti dei test di agosto vanno presi con le pinze perché sia noi che gli avversari siamo in costruzione. Sfumature possono spostare gli equilibri. Il focus si concentra solo sul lavoro. Il percorso è lungo e tortuoso. Sul piano tattico manca tantissimo. Siamo ancora in una fase embrionale. E anche per l’organico – la stoccata ripetuta come in precedenti circostanze – siamo alla ricerca di difensori, trequartisti e qualcosa a centrocampo». 

Un quadro incompleto in fatto di disponibilità di uomini compensato, almeno, da una certezza: «Arriviamo bene alla partita di Coppa – rassicura Longo – perché nell’ultimo mese si è lavorato bene. Affrontiamo una delle candidate alla vittoria del torneo. Ci attende un bel banco di prova, alla ricerca della crescita continua. Diventeremo squadra solo attraverso le esperienze che matureremo. Andiamo a Cremona per compiere un ulteriore passo avanti».

Andatura non ancora allineata alle operazioni di un mercato al rallentatore. Longo punta i piedi dimostrandosi intransigente su alcuni punti: «Il mio pensiero personale deve essere chiaro – precisa -. Le aspettative devono essere reali e concrete. Quando indossi la maglia del Bari, non puoi vivacchiare ma devi giocare da protagonista. La piazza è importante e lo merita. Fatta questa premessa, bisogna analizzare le cose con onestà intellettuale e guardare in faccia la realtà. Almeno sette, otto squadre oggi ci sono davanti. Per questioni di budget, dove non puoi competere. Il mercato di B è drogato, per cifre spaventose su alcune operazioni. A noi il compito di fare tutto benissimo per ritagliarci uno spazio».

Con disarmante schiettezza, si insiste sul tasto aumentando il carico: «Dobbiamo essere bravi a costruire. Capisco che la piazza sia ambiziosa. Lo sono anch’io e non sarei mai venuto a Bari solo per giocarmi la salvezza. Voglio rimediare un margine importante insieme al Bari. Non possiamo pensare di andare in A direttamente. Ripeto, inutile gettare fumo o sprecare parole al vento. Non prendo in giro nessuno». Sembra un refrain tracciato nella testa del mister. Lo ripercorre quando si riferisce alla scelta dei calciatori in prestito: «Acquisire giocatori oggi è sempre più arduo, per i costi notevoli. Se chiedi un cartellino, soprattutto di giovani bravi, è complesso operare. Quando parlo di costruzione, intendo che si debba mettere mattone su mattone. Costruire in B una rosa di soli calciatori di proprietà diventa difficile. Nel calcio si vuole tutto e subito, ma è anche vero che il lavoro ha un peso specifico non indifferente».

La stessa abnegazione assicurata sinora dalla maggior parte degli uomini a disposizione: «Il portiere Radunovic ha già dimostrato di essere valido per la categoria. Ci saranno grandi possibilità di vederlo subito a Cremona. Mantovani sostituisce Zuzek. Nella difesa a tre può ricoprire più ruoli. Bisognerà aspettarlo un pochino. Sgarbi deve migliorare e ha la nostra fiducia. Dagli esterni attendo almeno tre gol a testa nella stagione. Il più attardato è Manzari. Deve uscire dal guscio. Così come, sin da Cremona, spero in un approccio più feroce alla partita da parte di tutto il gruppo. Il risultato adesso avrà la sua valenza. Voglio vedere un Bari sul pezzo, concentrato sul valore della gara e non già proiettato all’impegno successivo».



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-08-10 14:54:39 da


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