BARI – Aperture «allungate», maggiori presidi della polizia locale, l’inserimento degli steward. Ecco alcune delle proposte che saranno illustrate nell’incontro ormai imminente (la data dovrebbe essere fissata al 28 novembre) per calibrare su nuovi canoni l’ordinanza sperimentale anti movida molesta al quartiere Umbertino e per trovare il giusto compromesso tra il diritto al riposo degli abitanti della zona e l’attività dei locali dedicati al «food & drink» che lamentano forti decrementi sugli incassi.
È passato un mese esatto dall’entrata in vigore delle disposizioni adottate per porre un freno a schiamazzi e assembramenti notturni che puntualmente turbavano le notti dei residenti. Le disposizioni prevedono il divieto di consumo nei dehors e di somministrazione per asporto di alimenti e bevande (alcoliche e analcoliche) dalle 23 dalla domenica al mercoledì e dalle 24 dal giovedì al sabato. Dopo mezzanotte, inoltre, la consumazione di cibi e bevande può avvenire esclusivamente all’interno dei locali che, però, devono avere porte e finestre chiuse per evitare di contribuire all’immissione di rumore nelle strade. Chiusura perentoria per tutti, infine, entro le due, a meno che i locali non dispongano di certificato di insonorizzazione. La disciplina è valida fino al 4 dicembre, ma entro fine mese l’amministrazione comunale rivedrà nuovamente una delegazione in rappresentanza dei dei residenti, nonché le associazioni di categoria.
APERTURA SUGLI ORARI – Scontato, però, che avanzino una serie di proposte su come allentare le attuali restrizioni. Una concreta possibilità porterebbe ad una prima eliminazione su orari perentori per i locali in regola con le concessioni di suolo pubblico. Potrebbero, quindi, scomparire le limitazioni sull’anticipo delle chiusure e, almeno in parte, essere nuovamente utilizzati alcuni tavoli all’aperto. In fondo…
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-17 05:00:00 da
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