BARI – L’ultimo film a essere proiettato nell’agosto del 1993 fu «Abuso di potere» di Kurt Russel. Poi le luci si spensero in quello che era un cinema storico di Bari, il «Jolly», nel quartiere Libertà, in via Sagarriga Visconti 222.
Un cinema d’essai, di seconda e terza visione, luogo caro a tanti appassionati che vivevano la sala quasi come un rifugio, un luogo dell’anima dove trascorrere ore spensierate e godere della settima arte.
La famiglia Petruzzelli, che gestiva la sala cinematografica dal 1963, fu sfrattata dal dopolavoro delle Poste, proprietario dell’immobile, che voleva cambiarne la destinazione d’uso. Ora il progetto di Andrea Costantino vuole far rivivere la mitica sala in maniera del tutto innovativa.
«Sarà un centro di produzione multidisciplinare e polifunzionale – racconta il regista e produttore barese, direttore dell’AncheCinema, nato nel 2016 anch’esso dalle ceneri del vecchio Cinema Royal e che Costantino ha trasformato in un teatro polifunzionale all’avanguardia soprattutto in termini di accessibilità -. La mostra “Inside Jolly” allestita nell’ambito del “Fuori Bif&st” proprio negli spazi dell’ex cinema del Libertà, rappresenta l’ultima opportunità per il pubblico di immergersi nel fascino della vecchia sala attraverso proiezioni immersive che ne raffigurano la storia e proiettano in quello che sarà il futuro della struttura. Subito dopo la mostra, che chiuderà i battenti il 24 marzo, inizieranno i lavori di riqualificazione».
Ma com’è nata l’idea di riaprire un cinema chiuso da ben trentuno anni? Risponde Costantino: «L’idea è nata da una visita guidata che facemmo nel 2017 con Francesco Dioguardi che organizzò all’AncheCinema il convegno “Sapore di sale”. Sono finito quindi nel Jolly per caso, in questo tour nel quale visitammo anche l’Arena giardino, il Super Cinema, insomma un giro per quelle che erano le sale cinematografiche del Libertà. Subito la struttura mi affascinò e scoprii che veniva utilizzata dal Cral di Poste come ufficio. Il Cral aveva le chiavi, e ho impiegato quasi due anni per far restituire le chiavi a Poste per poterlo prendere in locazione. Tutto questo in piena pandemia. Non mi sono arreso neanche durante il Covid perché c’era il bando regionale “Radici e Ali” per il sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, al quale volevo partecipare per riuscire a riqualificare l’immobile. Ho pagato il fitto, quasi centomila euro, dal 2020 a dicembre scorso, quando l’ho acquistato con un mutuo».
Il progetto è davvero bello soprattutto se si pensa che un altro contenitore culturale sarà a disposizione dei cittadini per attività che spaziano dalle proiezioni cinematografiche alle mostre, concerti, incontri. «Sarà una estensione del polo culturale dell’AncheCinema – continua Costantino -, con in più lo studio di registrazione per orchestra che da noi è una cosa inedita e ci saranno sale prova. Funzionerà anche come cinema evento, abbiamo infatti avviato una petizione “Tuttialcinema.it”, per avere una programmazione che non ci vincoli di proiettare un film per quindici giorni».
«Quindi sarà un luogo sia per la produzione che per l’esercizio, sia di cinema che di teatro, con anche un’arena estiva, perché c’è un grande giardino in mezzo ai palazzi. L’arena verrà fatta con le cuffie per non creare disagio a chi lì ci abita. A breve avvieremo una nostra campagna perché siamo riusciti a entrare nell’Art bonus, e lì si potranno raccogliere anche contributi per le produzioni, e sia le singole persone che le aziende possono aiutarci», conclude.
Leggi tutto l’articolo Bari, nuova vita per lo storico «Jolly»: cinema d’essai chiuso da 31 anni
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-03-19 08:00:02 da
0 Comments