Bari, piazza Umberto l’eterna incompiuta; per le isole pedonali via Manzoni in cima alla lista


BARI – Sono solo alcune delle opere più attese. Per la riqualificazione delle strade ma soprattutto per il ripensamento di vecchie e nuove aree pedonali, dove non ci sarà spazio al transito delle auto. L’elenco del piano triennale delle opere pubbliche è in buona parte dedicato al settore «piazze e strade».

Giardini storici In testa alla lista dei cantieri c’è l’eterna incompiuta: il recupero conservativo di piazza Umberto. Un investimento da 4 milioni di euro per rilanciare gli storici giardini del centro città, così come chiedono da anni residenti, commercianti e comitati di zona. Una piazza più curata, più accogliente (c’è da sistemare le parti laterali dopo il rifacimento della parte centrale con i lavori in via Sparano) per mettere fuorigioco l’attuale degrado e la percezione di generale insicurezza che alleggia su questa area.

Piazza Giordano Bruno Restando sempre nella zona centrale, il piano annovera anche i lavori per piazza Giordano Bruno, una delle poche piazze del lungomare dell’Umbertino non ancora interessate da alcun progetto di restyling.

Nel quadrilatero Murattiano la novità è la sistemazione di Argiro, via Putignani, via Calefati anche nella previsione di chiudere qualche altro isolato ed estendere l’attuale area pedonale. Anche se poi ogni valutazione pratica sarà affidata all’orientamento politico della prossima amministrazione comunale.

Via Manzoni Al Libertà invece c’è la riqualificazione di via Manzoni, la storica strada del commercio che nelle iniziali intenzioni del Comune doveva essere chiusa alle auto solo lungo tre isolati campione attigui a piazza Risorgimento. Ora invece il progetto è una totale pedonalizzazione, riportando indietro le lancette del tempo, quando la strada per alcuni anni fu chiusa al traffico per favorire il commercio. Un progetto che il Comune dovrebbe presentare a commercianti e residenti nelle prossime settimane per raccogliere suggerimenti, idee e segnalazioni.

L’obiettivo è trovare una larga condivisione ma l’ipotesi di una chiusura totale alla viabilità non trova infatti tutti d’accordo. In primis per la perdita dei posti auto e per l’impatto che ciò potrebbe avere sull’esistenza dei negozi che ancora resistono in quella strada.C

Corso Mazzini E sempre al Libertà, grazie ai fondi del Piano Periferie, il 2024 dovrebbe essere l’anno dell’avvio del cantiere di corso Mazzini. Una strada in formato boulevard con più spazi per i pedoni, per la sosta e più verde e che si connette, grazie al recupero delle strade attigue (in particolare via Fieramosca), con tre aree pedonali, da un lato piazza Disfida di Barletta e dall’altro piazza del Redentore e al centro largo De Nicola, la piazza davanti al Tribunale per la quale c’è un progetto di recupero senza la sosta delle auto.



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-02-27 13:15:35 da


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