Bari, riscoperto l’ex vivaio comunale: «Un gioiello verde dimenticato»



BARI – La magia della natura che si riprende i suoi spazi. Un vero bosco urbano che da oltre 30 anni non conosce quasi piede umano, riapre le sue porte sabato grazie alla collaborazione del Comune con il Fondo ambiente italiano, con un progetto che va anche oltre: «Abbiamo deciso di proporre il vecchio vivaio comunale di via Napoli come secondo luogo del cuore per la città – spiega Gioacchino Leonetti referente delle delegazione Fai Bari -. Possiamo proporre due monumenti. Abbiamo deciso di affiancare alla fontana di piazza Mercantile questo assoluto gioiello, che io per primo non conoscevo. Invitiamo tutti i baresi a votare».

L’annuncio della candidatura durante la presentazione dell’iniziativa di sabato 9 novembre: sarà possibile visitare il vecchio vivaio comunale in via Napoli 335, dalle ore 10 alle 13, sotto la guida di Gianni Picella, esperto di giardini e vivai e responsabile Ambiente della delegazione Fai Bari.

«Questo vivaio è uno di quei luoghi che pochissimi a Bari conoscono – spiega l’assessore al clima e ambiente Elda Perlino -. Avviato nel 1932 serviva da incubatore alle piante che poi avrebbero ornato la città».

Oggi questo giardino è nascosto dietro un cancello di ferro arrugginito, sormontato dallo stemma del Comune di Bari. Uno spazio di circa 2mila metri quadrati dove è cresciuto un inaspettato bosco urbano: il lungo tempo trascorso dalla chiusura ha preservato il fascino di questo luogo e la meraviglia della sua riscoperta.

«Il verde è così fitto e rigoglioso che abbiamo persino avuto difficoltà ad entrarci», commenta Leonetti.

«Uno scrigno di biodiversità unica che ora i nostri giardinieri stanno sistemando per permettere le visite di sabato – continua l’assessore -. Il questi anni di assoluta incuria il verde ha conquistato tutti gli spazi possibili, con la natura che si manifesta in tutto il suo splendore. Ci sono tantissime specie autoctone e non. L’apertura di sabato sarà un appuntamento straordinario grazie al Fai, ma ci impegniamo di restituire questo luogo alla cittadinanza. Oggi si parla tanto di forestazione urbana, qui abbiamo già un vero bosco urbano a disposizione. Ci piacerebbe recuperare anche il suo ruolo di vivaio, oltre che organizzare laboratori di educazione ambientale».

E una volta recuperato a pieno lo spazio, l’idea dell’amministrazione è farne un luogo di ricordo e dedicarlo ad Erminia Traversa, già dirigente del settore giardini del Comune che oggi non c’è più.

«Aprire questo scrigno in occasione delle Giornate per la campagna Fai per il clima è forse il regalo più bello che si possa fare alla città – sottolinea Leonetti -. Mostriamo alcune vie da seguire per contrastare il riscaldamento globale, unendo alla conoscenza l’azione. La priorità climatica si deve tramutare in nuove opportunità per ripensare anche i nostri stili di vita, perché di fronte all’emergenza climatica siamo tutti parte del problema, ma tutti facciamo parte della soluzione».

Chi vuole immergersi in questa esperienza di visita si deve prenotare attraverso il sito del Fai.

«L’apertura del vivaio è un atto concreto, donando ai baresi anche se solo per una mattinata, un luogo pregiato. Spiegheremo il valore dell’amore per le piante che dobbiamo poter percepire respirando certi luoghi e trasmettere agli altri. E l’ex vivaio comunale è uno spazio dal fascino unico», conclude Gianni Picella.


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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-05 13:22:20 da


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