Bifest: il futuro del festival del cinema di Bari a rischio
Il festival del cinema di Bari, noto come Bifest, potrebbe cambiare nome se l’ex direttore Felice Laudadio non cederà il marchio e i domini web alla Apulia Film Commission (Afc) entro la fine dell’anno. La Regione ha accolto la richiesta, ma non senza riserve: ha stabilito un budget di 93mila euro per l’acquisizione del marchio, mentre Laudadio ne ha richiesti 120mila.
Afc ha commissionato una perizia a un rinomato studio di proprietà intellettuale, che ha valutato il marchio tra i 70 e i 93mila euro. Nonostante alcune opinioni interne contrarie che ritengono il marchio privo di valore, la Regione ha deciso di offrire la somma massima per chiudere la questione. Se Laudadio non accetterà l’offerta, il festival potrebbe essere rinominato “Festival del cinema di Bari” già dalla prossima edizione, prevista per marzo.
Un ulteriore problema è legato al finanziamento dell’evento: serviranno circa un milione di euro per garantire l’organizzazione. Questi fondi dovranno provenire dalle risorse già disponibili nel Dipartimento, inquadrate nella programmazione unitaria 2021-2027, e saranno prelevati dai fondi per Cultura e Turismo. I finanziamenti per il Bifest saranno gestiti tramite il budget di Pugliapromozione, con priorità per il festival di Bari nella delibera che definirà le risorse per tutti i festival cinematografici.
La situazione resta incerta, e la mancanza di un accordo sul marchio potrebbe compromettere l’identità del festival, che ha sempre goduto di una certa notorietà, seppur non paragonabile a eventi più prestigiosi come quelli di Venezia o Cannes.
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