La cavalcata delle grandi piattaforme nel mercato della comunicazione italiano è sotto gli occhi di tutti, ma ora arrivano i dati di settore rilevati da Agcom a certificarlo. Google continua a crescere, raggiungendo per la prima volta la seconda posizione e avvicinando la Rai che resta per il momento in testa. Il suo primato è però destinato a finire nei prossimi anni, se questo trend continuerà come le proiezioni lasciano presupporre. Crescono anche Meta/Facebook, Amazon e Netflix, a dimostrazione del peso sempre maggiore dei giganti stranieri. La rivoluzione in atto è testimoniata anche dalla crescita impetuosa della pubblicità online.
Le rilevazioni dell’Autorità si riferiscono al 2022. In quell’anno il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni (Sic) è stato stimato in 19,4 miliardi di euro, pari all’1% del Pil. Nel 2021 il valore era stato stimato in 18,9 miliardi di euro.
Quanto alla distribuzione delle fonti di ricavi nel 2022, dall’analisi emerge con chiarezza il primato della pubblicità online (6,3 miliardi nel 2022, pari al 32,6% del Sic), con una crescita che prosegue a ritmi sostenuti (+55% in due anni) e un divario sempre più pronunciato rispetto alle risorse pubblicitarie sui mezzi tradizionali (che rimangono costanti rispetto all’anno precedente, per un valore di 4,98 miliardi, pari al 29,6%).
I ricavi derivanti dai fondi pubblici incidono per il 12,2% sul valore del Sic, mentre quelli riferibili alla vendita diretta di prodotti e servizi incidono per il 29,4%, con un aumento consistente dei ricavi delle offerte televisive a pagamento su Internet, a fronte della dinamica negativa, sia dei ricavi generati dagli abbonamenti alla pay tv satellitare, sia degli introiti ottenuti dalla vendita di copie di quotidiani.
I soggetti che detengono quote almeno pari all’1% sono dodici e rappresentano congiuntamente, con 13,3 miliardi di euro, il 69% del Sic, mentre il restante 31% delle risorse è diviso tra una platea di operatori piuttosto ampia con quote pari o inferiori all’1%. Nessuna delle aziende – rileva Agcom – realizza ricavi superiori alla soglia antitrust del 20%.
Nel 2022, rispetto all’anno precedente, la Rai resta in testa, anche se la quota scende dal 13,5% al 13,1%. Google guadagna due posizioni, passando dal 10% all’11,3%. In calo sia Comcast/Sky, che passa dal 12,1% al 9,9%, che Fininvest, dal 10,3% al 9,8%. Cresce, invece, Meta/Facebook dal 6,9% al 7,6%.
Amazon è al 3,7% (dal 3,2%), Cairo Communication al 3,5% (dal 3,6%), Netflix 3,2% (dal 2,8%), Gedi Gruppo Editoriale al 2,7% (dal 2,8%). Superano la quota dell’1% anche Dazn all’1,9%, Warner Bros. Discovery all’1,2% e Telecom Italia all’1,0%.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-12-18 17:02:54 da
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