13 dicembre 2023
Il terribile incidente nel 2016, ora la vicenda si chiude: chi ha eseguito l’opera non ha responsabilità per l’accaduto
MODENA – Sono stati assolti per non avere commesso il fatto i due imprenditori, padre e figlio, titolari di un’azienda che produce caminetti, accusati di omicidio colposo, a seguito della morte di Giulia Tabacchi, quattro anni, di Castelfranco Emilia, morta schiacciata dalla cornice in marmo del camino del salotto di casa. Era il 24 febbraio del 2016. Mancava poco all’ora di cena, la piccola stava giocando, nella stanza c’era anche il fratello di otto anni, probabilmente la bambina si era aggrappata o era finita contro al camino; è a quel punto che la lastra del rivestimento si staccò cadendo rovinosamente addosso a Giulia. Arrivarono i genitori, i soccorsi del 118 ma per la bambina non c’era più nulla da fare. Una morte assurda, un caso che colpì tutta la comunità di Castelfranco. Qualche mese più tardi, proprio nella frazione della Cavazzona la famiglia dedicò un parco giochi a Giulia per fare in modo che di lei restasse un ricordo gioioso. Nel frattempo la Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo e rinviato a giudizio i produttori e installatori del camino. Il processo è stato lungo, quasi otto anni, per arrivare alla sentenza, in parte dovuto ai complessi accertamenti tecnici sui materiali e su come era stata installata la cornice del camino. L’incidente probatorio stabilì che sia l’architrave che la lastra di marmo del manufatto non erano state fissate al muro con staffe di metallo ma solamente con una striscia di colla, per di più non idonea agli sbalzi termici. La famiglia di Giulia era già uscita dal processo dopo aver trovato un accordo per il risarcimento, mentre il procedimento è continuato per valutare le responsabilità dei due imputati. Che dopo una breve camera di consiglio sono stati assolti con formula piena dal giudice Roberto Giovanni Mazza. Entro 90 giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza.
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