Botte e minacce alla madre malata, figlia condannata per maltrattam…

ANCONA – Avrebbe picchiato e offeso l’anziana madre, malata di Alzheimer e bisognosa di cure. È stato contestato ad una 68enne anconetana che il tribunale dorico ieri ha condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Accusa sempre respinta dall’imputata, difesa dall’avvocato Davide Toccaceli, che ha sostenuto piuttosto di essere stata caricata di una situazione difficile da gestire e lasciata sola. I fatti che hanno portato a giudizio la donna, giudicata in abbreviato dal gup Alberto Pallucchini, risalgono al 2022 ed è emersa con la denuncia della seconda figlia della vittima che ha 88 anni. Una situazione proseguita fino ai primi mesi del 2024, quando la 68enne è stata allontanata dalla madre.

In casa erano state piazzate anche telecamere per riprendere ciò che accadeva. Stando alle accuse la sorella dell’imputata si era accorta che l’anziana madre aveva lividi sul corpo e sospettando che non venisse accudita bene si era rivolta ai carabinieri. In casa aveva piazzato un registratore sonoro, che ha registrato le grida della madre mentre sarebbe stata picchiata e umiliata dall’altra figlia. Percosse fisiche e insulti gratuiti soprattutto per la condizione di salute precaria della 88enne che non le permetteva di essere lucida e con una visione giusta della realtà. La 68enne l’avrebbe anche offesa e minacciata di morte. Dopo la denuncia, l’anziana ha avuto un amministratore di sostegno, l’avvocato Emanuele Giuliani, che nel processo si è costituito parte civile con l’avvocato Tiziano Consoli. Uscite le motivazioni la difesa della 68enne potrà ricorrere in appello. La misura di allontanamento alla madre nel frattempo è decaduta.