BRINDISI – La politica cittadina è spaccata, e non poteva essere altrimenti, all’indomani della decisione del Consiglio di Stato di spianare la strada al deposito gnl di Edison. L’impianto si farà, o per lo meno non ci sono più ostacoli. Ma restano i dubbi da parte di varie forze in consiglio.
Il Movimento 5 Stelle rassicura quindi i cittadini: «Continuerà l’impegno a fianco delle diverse associazioni cittadine che si oppongono alla realizzazione dell’impianto Edison – afferma il consigliere comunale, l’avvocato Roberto Fusco -, affinché la magistratura valuti tutti gli aspetti, adottando ogni consequenziale necessario od opportuno provvedimento». I dubbi evidenziati dai pentastellati riguardano alcune disposizioni contenute nel dispositivo della sentenza: «Il Consiglio di Stato ha affermato di non poter esaminare il tema della mancanza di Valutazione di Impatto Ambientale perché non facente parte dell’oggetto del giudizio. E rammento quanto dichiarato dal segretario dell’autorità portuale in sede di audizione da parte dei consiglieri comunali nell’ottobre 2023 circa l’insussistenza di alcun potere di vigilanza da parte dell’Autorità Portuale, doveri negati anche da Ferrovie dello Stato. Ci si trova in presenza di un impianto ad alto rischio di incidente rilevante riguardo al quale nessun ente pubblico afferma sussistere propri poteri e doveri di vigilanza. Dall’altro privo di esame da parte dell’autorità giudiziaria e rimasto il fondamentale tema della mancanza della Valutazione di impatto ambientale. Non resterà quindi che attendere che tali aspetti vengano valutati dall’autorità giudiziaria penale».
Caustico, come sempre Roberto Quarta, membro di maggioranza: «La consuetudine di veder giudici intervenire su tali tematiche riflette una realtà consolidata, in cui la città sembra sottovalutare i pericoli fino all’ultimo momento, reagendo solo quando è troppo tardi. Tuttavia, è innegabile che vi sia una priorità distorta nel dover affrontare le sfide attuali: l’attenzione sembra spesso rivolta a scorgere o denunciare presunte irregolarità o mancanza di trasparenza anziché concentrarsi sulla protezione del territorio da uno sfruttamento eccessivo e dannoso. È pertanto essenziale che la comunità si mobiliti per contrastare in maniera decisa il dilagante degrado ambientale e territoriale, ponendo il focus sull’importanza di preservare la sostenibilità e la bellezza del nostro territorio e spazzando via una volta per tutte, vecchi e “giovani” ancor più vecchi dinosauri, privi di visione e di amore verso Brindisi».
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2025-01-06 13:24:41 da
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