Bucci presenta il programma: “Nuovo ospedale non è in discussione: una volta eletto guarderò le carte. Penso a una Liguria Regione autonoma”

Bucci presenta il programma: “Nuovo ospedale non è in discussione: una volta eletto guarderò le carte. Penso a una Liguria Regione autonoma”



Liguria Regione autonoma, come Trentino – Alto Adige, Val d’Aosta e le altre. E’ questo uno dei punti che più hanno colpito del programma di Marco Bucci, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione che oggi ha trascorso il pomeriggio alla Spezia, per incontrare prima le associazioni di categoria, poi gli amministratori locali e infine per presentare una lunga serie di slide che contengono gli obiettivi che si prefigge in caso di vittoria alle urne.
Una presentazione durante la quale Bucci ha toccato tantissimi temi, compreso quello della sanità e delle strutture ospedaliere, senza però entrare più di tanto nel merito dell’annosa vicenda del nuovo ospedale spezzino.
“L’ospedale del Felettino non è in discussione – ha spiegato -. Quando sarò presidente guarderò la pratica per verificare che sia tutto a posto e se c’è qualcosa da cambiare lo faremo”. Ma quando gli si è chiesto di entrare maggiormente nel merito della questione, ricordando che le ultime scadenze sul riavvio del cantiere non sono state rispettate, ha ribattuto: “Io oggi non sono in Regione, sono sindaco di Genova: quando sarà il momento mi informerò. Quello che posso garantire è che ogni ospedale ligure in fase di realizzazione avrà il suo project manager”.
“Sappiamo tutti che il progetto è ancora in attesa di approvazione da parte del Rina check”, è intervenuto dalla platea l’assessore regionale uscente Giacomo Giampedrone. In effetti la cosa è nota, quello che oggi non si sa è quando nel cantiere riprenderanno davvero i lavori per un’opera che gli spezzini attendono ormai da oltre 30 anni. Certo non è responsabilità di Bucci, ma l’attesa inizia a essere snervante e viene da domandarsi perché continui a prolungarsi, visto che il parere di Rina check era stato annunciato per metà settembre.

Prima di questo scambio Bucci era stato accolto dai giornalisti al suo arrivo all’Nh hotel. “Sono contento di essere alla Spezia per la presentazione del programma: è un segnale di attenzione verso una città e una provincia che sono parte importante della Liguria e vogliamo far sì che la gente capisca che siamo al lavoro per tutta la Liguria. Si tratta di un programma non discorsivo e senza foto del candidato, con azioni previste e cose da fare suddivise per punti. Nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito anche la versione discorsiva. Sono soddisfatto di aver stilato un documento con la partecipazione di cittadini, associazioni di categoria, persone che lavorano, che hanno una visione del futuro. Abbiamo un sogno che abbiamo trasformato prima in una visione e poi in un piano operativo di cose da fare per la Liguria. Tre passaggi che sono il succo di quello che vogliamo per futuro dei nostri figli”.
Sempre ai microfoni della stampa il candidato del centrodestra ha spiegato che “Alisa è una questione organizzativa che non ha niente a che vedere con il programma che presentiamo. Ho lavorato per 35 anni e per 7 sono stato sindaco, non ho fatto il deputato per sei mandati, e penso di intendermi di organizzazione. Al cittadino quello che interessa è che un servizio funzioni con il minor costo possibile, che in sanità è il costo del ticket, ed è quello che vogliamo fare lavorando per l’azzeramento delle liste attesa e con la creazione di nuovi ospedali che sono infrastrutture necessarie”.
Quindi due battute su temi più prettamente politici. “La discussione dell’altro giorno con Orlando? Sono cose che succedono, non c’è nessun problema. Solamente mi auguro che la prossima volta voglia parlare con me invece di scappare tutte le volte”. E sull’inchiesta che ha portato all’arresto e alle dimissioni di Toti: “Quello che è successo influenzerà il modo di pensare dei cittadini ma non più di tanto. Quello che conta è il futuro e per il futuro offriamo garanzie con la credibilità che ci siamo creati, con il mio passato con un sacco di cose fatte e la volontà e la credibilità di fare le cose, non di parlarne solamente”.

 

All’interno dell’Nh hotel, in una sala gremita di esponenti e amministratori del centrodestra, Bucci ha poi presentato il programma.
“Il nostro obiettivo per i prossimi cinque anni di governo è migliorare la qualità di vita dei liguri – ha esordito -. La Liguria deve diventare il posto ideale per vivere, lavorare, studiare e trascorrere il tempo libero. La Liguria che costruiremo è orientata al futuro e allo sviluppo, fornisce garanzie a tutti, in particolare ai più fragili. Vogliamo una Regione che guardi avanti e non dimentichi nessuno”.
Cinque i cardini sui quali si impernia il programma: la Liguria del futuro, la Liguria del benessere, la Liguria dello sviluppo, la Liguria della blue economy e, infine, una Liguria per tutti.
Nelle slide sono state elencate più di 25 infrastrutture, “a cui se ne possono aggiungere altre in futuro. Si tratta di opere sul mare, su terra – sia ferroviarie che stradali – e di infrastrutture digitali. Noi le vogliamo fare, ne siamo certi, non abbiamo alleati che non vogliono e coi quali alla fine non si arriva al risultato. Siamo gli unici a parlare di alta velocità, per esempio”.
Sul tema della sanità Bucci ha ribadito che per ridurre le liste di attesa “i macchinari sanitari dovranno essere in funzione 18 ore giorno: si può fare, come abbiamo fatto nel 2016 con Asl 3. E per quel 15 % di utenti che prenotano e non si presentano senza avvisare, prevediamo che alla visita successiva dovranno pagare il ticket doppio”. Un accento è stato posto sulla necessità di realizzare una maggiore integrazione sociosanitaria e sul fatto che i nuovi ospedali previsti sono già tutti finanziati.
Attenzione anche alla sicurezza, “anche se non siamo a Milano, dove la situazione è molto più complessa”, tema da affrontare con più telecamere, ma anche con la promozione dello sport tra i giovani, “perché è strumento di educazione”, e senza creare ghetti di case popolari, portando come esempio la demolizione della Diga di Begato: “Abbiamo ricollocato 600 famiglie in tutta Genova, perché dobbiamo pensare che tutti i livelli della società devono vivere in tutto il tessuto urbano”.
Per l’ambiente si punta alle risorse idriche come fonte rinnovabile principale, da affiancare al fotovoltaico, ma anche a una mappatura per la protezione della costa. Poco lavoro da fare, invece, sul fronte della Protezione civile, “che è già tra le migliori d’Europa”. Per la famiglia sono previsti asili nido, assistenza e contributi per le babysitter, mentre lo sviluppo economico dovrà tenere conto del rispetto ambientale e sociale, “solo così si può dare beneficio a tutte le classi della società”. Alle imprese saranno destinati 400 milioni all’anno da reperire tramite bandi comunitari e verrà richiesto al governo di collocare alla Spezia l’agenzia per la subacquea, vista la presenza del Polo nazionale della subacquea.

Bucci presenta il programma: “Nuovo ospedale non è in discussione: una volta eletto guarderò le carte. Penso a una Liguria Regione autonoma”

La formazione è il denominatore comune per tutti i settori, dal commercio, all’artigianato sino al turismo, dove Bucci pensa alla creazione di una Dmo della Liguria per proporre ai mercati internazionali un’offerta unitaria. Discorso simile per i porti, con la riproposizione del marchio Ligurian ports, “con lo scopo di poter intercettare in maniera più efficace i traffici provenienti da Nord Africa e Asia, grazie alle differenti caratteristiche degli scali presenti sulla costa ligure”. Ed è qui, parlando di blue economy, che è venuta la proposta della creazione di una Regione a statuto speciale, come Friuli, Val d’Aosta, Trentino, Sardegna e Sicilia. Passando per la creazione delle Zone logistiche semplificate, Bucci pensa infatti a una soluzione in stile tedesco, con il mantenimento del 20 % dell’Iva prodotta dai traffici: “Non ruberemmo niente a nessuno: se è Iva che passa da noi non vedo perché non si possa fare”.
Sostegno anche per la nautica da diporto, in tutta la sua filiera, con l’aggiunta della volontà di “realizzare un nuovo porticciolo nel Campo in ferro se l’interlocuzione in programma con la Marina militare lo consentirà”.
E ancora, politiche culturali con una Piano triennale regionale, edutaiment, conservazione e comunicazione, ma anche attenzione ai giovani, per attrarre quelli provenienti da altri Paesi e dare il via a uno scambio sistematico con quelli che vanno all’estero per fare esperienze.
Infine gli obiettivi del “Dopo di noi” per sostenere i disabili e offrire garanzie alle loro famiglie, quello di un housing sociale intergenerazionale per aiutare giovani e terza età e un ultimo capitolo dedicato agli animali da affezione.


Leggi tutto l’articolo Bucci presenta il programma: “Nuovo ospedale non è in discussione: una volta eletto guarderò le carte. Penso a una Liguria Regione autonoma”
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-10-10 06:49:02 da


0 Comments