Bufera sanità, la rivolta dei centri dialisi, 4 mila pazienti a rischio – BlogSicilia

Bufera sanità, la rivolta dei centri dialisi, 4 mila pazienti a rischio – BlogSicilia


La tempesta perfetta rischia di abbattersi sulla sanità siciliana. Non solo la crisi strutturale e di personale nei pronto occorso e nei reparti ospedalieri: il nuovo tariffario nazionale mette in crisi la sanità convenzionata a partire dai centri dialisi ma con conseguenze che si dipaneranno ai laboratori di analisi.

La rivolta dei centri dialisi

E’ stata convocata d’urgenza l’Assemblea dei Centri di dialisi dell’Ads, l’associazione più rappresentativa in Sicilia, riunita a Palermo. C’è molta preoccupazione per il caos che si è creato attorno al nuovo tariffario nazionale sulle prestazioni e i Lea (livelli essenziali di assistenza) in  attesa del pronunciamento (previsto a fine mese) della camera di consiglio del Tar del Lazio che si esprimerà sul merito dell’opposizione al decreto del ministro Schillaci.

I chiarimenti dell’Asp di palermo non chiariscono

La “rivolta” siciliana ha una chiave tutta locale. I chiarimenti arrivati ai convenzionati attraverso una  pec, trasmessa due giorni fa a tutti gli operatori del sistema sanitario in Sicilia dalla direzione generale a firma del direttore generale Daniela Faraoni sembra non aver risolto il problema. Al contrario non aver chiarito i punti essenziali secondo gli operatori. Per i centri dialisi il chiarimento  “non chiarisce in maniera esaustiva come procedere per i prossimi due mesi”, spiega l’Ads.

Rischio blocco cure per 4mila pazienti

I Centri dialisi hanno in cura circa 4 mila i pazienti nell’isola e sono loro che rischiano di pagare le conseguenze del caos che si è venuto a creare. Gli operatori si dicono “pronti ad assumere clamorose iniziative di protesta contro i tagli per alcune prestazioni che si ripercuoteranno inevitabilmente sui pazienti a fronte dell’aumento dei costi per il personale e per l’energia dovuti all’inflazione”.

Intervenga Schifani

I centri dialisi “invitano il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a fare di tutto per scongiurare il default dell’intero sistema delle strutture convenzionate e ad assumere provvedimenti conseguenziali riconoscendo il ruolo strategico che svolgono i Centri di dialisi con la loro presenza massiccia a livello territoriale e soprattutto lì dove il sistema pubblico è carente”.

Il grido di allarme dei vertici dell’associazione

“Sia il tavolo tecnico sia quello economico della Regione devono tenere conto delle difficoltà che stiamo affrontando e allo stesso tempo valorizzare il lavoro che svolgiamo quotidianamente ormai da tantissimi anni, spesso supplendo alle lacune del pubblico”, dicono il presidente e il vice presidente dell’Ads, Giuseppe Verde e Livio Marrocco, che ricordano come “i Centri di dialisi rappresentano un valore aggiunto per il sistema pubblico che però, per vari motivi, non ne sfrutta la potenzialità per migliorare i servizi alle persone che necessitano di cure”.

Una richiesta di confronto immediato

L’Ads è disponibile ad aprire immediatamente un confronto con il governo Schifani al quale tende la mano. “In questo momento la sanità sta soffrendo, siamo pronti a mettere a disposizione le nostre strutture per abbattere le liste d’attesa”, concludono Verde e Marrocco.

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www.blogsicilia.it è stato pubblicato il 2025-01-11 07:51:30 da Redazione


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