Bullismo e cyberbullismo si combattono con l’empatia. Il Novelli-Na…

Bullismo e cyberbullismo si combattono con l’empatia. Il Novelli-Na…


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Bullismo e cyberbullismo si combattono con l’empatia. Il Novelli-Na…

ANCONA – Negli scorsi giorni, nell’Aula Polifunzionale delle Scuole De Amicis, si è svolto un incontro con la dottoressa Giovanna Bartolini, psicologa e referente d’istituto contro il bullismo e cyberbullismo, con docenti e genitori dell’Istituto Comprensivo Novelli-Natalucci per riflettere insieme su tale problematica esplorando cause e conseguenze, ma soprattutto provando a trovare insieme strategie per prevenire e contrastare il fenomeno.  L’incontro si è aperto con un momento interattivo di brainstorming che ha messo in luce le idee e i concetti più ricorrenti collegati alla parola ‘bullismo’, vale a dire ‘disagio’ e ‘solitudine’. Successivamente dopo un breve excursus nella normativa ministeriale più recente, cioè la legge n.71 del 2017 e la nuova legge n.70 del 2024, si sono approfondite le caratteristiche peculiari del bullismo e del cyberbullismo, che vedono come comune denominatore la presenza di un gruppo di pari in cui ogni membro gioca un ruolo specifico: il bullo, la vittima, gli spettatori passivi, i difensori della vittima e i sostenitori del bullo.

I genitori presenti, tra cui il presidente del Consiglio di Istituto Sara Quaglieri, hanno partecipato con vivo interesse e proposte interessanti quali l’accordo tra le famiglie per una maggiore sensibilizzazione all’uso consapevole dei dispositivi e il controllo dell’iscrizione ai social nel rispetto dell’età richiesta agli utenti dalle disposizioni legislative. La dirigente scolastica Lucia Cipolla ha ribadito l’importanza del dialogo costante tra scuola e famiglia, per cui ogni possibile episodio di bullismo o cyberbullismo, interno o esterno alla scuola ma segnalato, viene preso in carico dalla scuola stessa che applica il protocollo previsto dall’apposito regolamento d’istituto. L’impegno di tutti è fondamentale per fare rete e contrastare ogni forma di prevaricazione, cominciando proprio dalla prevenzione mediante lo sviluppo nei giovani dell’empatia, la capacità di comprendere e condividere le emozioni di un’altra persona.  Promuovendo una cultura dell’empatia, le istituzioni educative possono non solo prevenire il bullismo ma anche preparare gli studenti a essere cittadini più compassionevoli e consapevoli. Implementando programmi di educazione all’empatia, formazione degli insegnanti e creando ambienti supportivi, le scuole possono fare passi significativi verso l’eliminazione del bullismo. D’altro canto, come diceva Martin Luther King: «La vera tragedia non è la violenza e la crudeltà delle persone cattive, ma il silenzio delle persone buone».

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-04-19 15:22:48 da


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