Cagliari – ENERGIA. RINNOVABILI SARDEGNA, TODDE BOCCIA LA “PRATOBELLO 24” (05.09.24)

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Cagliari, 5 set. – “La legge ‘Pratobello 24’? Ha un limite, ed è quello che è una moratoria pura. Ma abbiamo già visto che dire sulla questione rinnovabili che ‘in Sardegna non ci devono essere aree idonee’, purtroppo non è sufficiente: serve invece un lavoro scientifico e puntuale per mettere paletti normativi a difesa del nostro territorio. Ed è quello che stiamo facendo con la nostra legge che definisce aree idonee, non idonee, ordinarie e vincolate”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, parlando coi cronisti al termine del vertice di maggioranza convocato stamane in Consiglio regionale. La governatrice interviene quindi in maniera molto tiepida sulla legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica, la “Pratobello 24” che ha già raccolto 70.000 firme, e ribadisce la volontà di puntare decisamente sul provvedimento per l’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti da fonti di energia rinnovabili, a cui sta lavorando il suo esecutivo (testo- annuncia la stessa governatrice, che dovrebbe essere portato in giunta tra il 15 e il 20 settembre): “Noi abbiamo accolto la preoccupazione delle persone, comprendiamo che molti di quelli che sono andati a firmare la legge di iniziativa popolare lo hanno fatto perché preoccupati dalla speculazione energetica- rimarca Todde-. È un problema che ci riguarda tutti, e io che rappresento i sardi mi faccio carico di questa preoccupazione. Ma in questa battaglia dobbiamo essere efficaci”. Quindi “non dobbiamo cedere al populismo e alla demagogia- prosegue- ma dobbiamo fare in modo che la nostra legge sulle aree idonee sia una norma robusta, che sopravviva alle impugnazioni, e soprattutto che tuteli realmente i territori. Noi non stiamo cercando scorciatoie”. Sottolinea ancora Todde: “Le aree per le rinnovabili saranno identificate sulla base delle indicazioni dei sindaci. Per cui se un primo cittadino definisce nel suo piano urbanistico un’area idonea, si presuppone che la gente sia d’accordo. A me interessa ribadire che non c’è nessun interesse a mettersi in contrasto con i territori, nessun interesse ad andare a consumare suolo e naturalmente nessun interesse nel sposare l”agressione’ della Sardegna: vogliamo invece tutelarla”. Ma, rimarca Todde, “dobbiamo renderci conto che la nostra è in realtà una legge sulla transizione energetica, che dobbiamo portare avanti per sopravvivere: non possiamo lamentarci del problema della siccità e poi fare gli struzzi sul tema dell’ambiente”. (05.09.24)

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