“Vogliamo spendere due parole in merito all’orribile vicenda avvenuta in città. Quel cagnetto trascinato per chilometri dietro ad un’auto, con al collo una corda annodata al gancio di rimorchio di una vecchia Panda. Ora, non che non ci siamo fatti un’opinione sull’individuo in questione, ma vogliamo dare il giusto merito alle ragazze che hanno bloccato il mezzo e hanno fatto scudo col proprio corpo: Sonia e Danila. Sappiamo ormai tutti come è andata a finire, ma noi vorremmo trasmettervi le sensazioni che abbiamo provato quando siamo arrivati in caserma”. Lo riporta la pagina social Pet First Aid commentando l’episodio del cane che a Manfredonia è stato trascinato, attaccato ad una corda, da un’auto guidata da un uomo. La scena è stata ripresa da alcuni passanti che hanno messo in salvo l’animale. Il responsabile della violenza, invece, si è dileguato.
“Noi cinquantenni lì inutili come un piumone in estate e le ragazze invece che stavano dritte e guardavano il male negli occhi – scrivono gli animalisti -; determinate a recuperare e salvare il cagnetto anche e soprattutto contro chi ha inutilmente cercato di sminuire il fattaccio. E poi lo abbiamo visto quell’esserino sporco e tremolante, portato finalmente in caserma da quell’individuo che lo teneva da sotto le zampette anteriori con lo stesso affetto con cui si porta un sacco si patate. Ci siamo offerte di prenderlo noi in braccio, per poi passarlo nelle braccia di chi quell’amore se lo era meritato a rischio della propria vita, e no, non sto esagerando. Quando Danila lo ha accolto in grembo, il cagnolino ha accettato quell’abbraccio che non aveva mai provato, ha appoggiato la testolina sulla sua spalla ed ha smesso finalmente di tremare. Danila e Sonia, non potete immaginare quanto fossimo fieri di voi in quel momento”.
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www.immediato.net è stato pubblicato il 2025-03-14 12:26:17 da Redazione
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