«I reati sono in calo ma la sicurezza percepita non aumenta, anzi diminuisce. I motivi sono vari, tra loro vi sono le preoccupazioni date dal contesto internazionale e da alcuni fatti molto gravi accaduti sul nostro territorio (i due omicidi) che hanno inciso profondamente sul senso di sicurezza dei cittadini e hanno colpito seriamente la sensibilità comune». Lo ha detto il comandante provinciale dell’Arma, Pierantonio Breda che nella mattinata del 28 dicembre ha tracciato un bilancio delle attività svolte nell’anno che sta per concludersi.
«L’indice della delittuosità si muove in senso opposto rispetto a quella che è la percezione della sicurezza. Da un lato fotografiamo un calo dei reati e dei furti in particolare in città, dall’altro prendiamo atto di una certa preoccupazione, legata probabilmente al fatto che si sono verificati episodi molto gravi che per quanto isolati per il particolare contesto piacentino, alimentano la preoccupazione proprio per la prossimità con i morti».
Diverse le denunce di genitori e scuole di episodi di bullismo ai carabinieri. «Su questo importante tema vogliamo fare un’operazione culturale perché nell’accezione di bullismo entrano dei comportamenti che possono attenere a situazioni degradate però attengono comportamenti che costituiscono reato e i ragazzi devono sapere quali sono. E’ un’operazione che va fatta non solo nei confronti di ci si comporta da bulla ma anche per i morti che spesso tollerano troppo. E’ stato realizzato a questo proposito un bullizzometro. È uno strumento agile che seve alla vittima per identificare i comportamenti che subisce e cosa fare per chiedere aiuto».
«Spesso riceviamo chiamate al 112 troppo tardi. Ciò è dovuto da un forte senso del pudore che spinge i cittadini ad allertare la centrale operativa quando hanno un quadro completo del fatto. Questo comportamento non ci aiuta, anzi. E’ meglio essere allertati subito, anche con notizie parziali, in modo tale da poter approntare un’azione e poi eventualmente ridimensionare il fatto», ha aggiunto Breda.
E sul taser: «Nel primo anno è stato utilizzato 30 volte, nel 2024 solo 2 o 3 volte. Ecco, questo significa che lo strumento funziona perché dissuade ed è di grade deterrenza».
UN ANNO DI ATTIVITA’ DELL’ARMA NEI NUMERI
Nel 2024 le pattuglie dei Carabinieri della provincia di Piacenza hanno complessivamente percorso 1.893.756 chilometri in servizi di controllo del territorio e preventivi, ed hanno effettuato 14.587 interventi (quasi 45 al giorno). Servizi svolti ogni giorno nell’arco delle 24 ore, sia in città che in provincia. Nel corso dei 19.018 servizi esterni, sono state controllate 66.555 persone e 46.182 veicoli. Un’attività di prevenzione che ha riguardato anche il settore della sicurezza stradale. 2186 sono stati gli interventi effettuati per sinistri stradali, mentre 2155 sono state le contravvenzioni al Codice della Strada, di cui 132 per guida in stato di ebbrezza alcolica o per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
In ambito di prevenzione è poi risultato strumento fondamentale anche quello della collaborazione e delle sinergie con le componenti specialistiche dell’Arma, ed in particolare Nas. e Nucleo Ispettorato del Lavoro. I controlli svolti nei vari settori hanno infatti permesso, in molti casi, di evidenziare carenze o inadempienze che, se trascurate, avrebbero potuto avere conseguenze anche gravi. Nel corso dell’anno i carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno eseguito 165 ispezioni in città e provincia a ditte, cantieri edili e attività, sia a tutela dei lavoratori occupati, che dell’utenza.
Nel 2024 il cittadino ha contattato il numero di emergenza 112 per ben 118.430 volte. In 1352 casi si è trattato di richieste di soccorso. Grazie alle 29 Stazioni Carabinieri sparse su tutto il territorio della provincia che sono state ricevute ben 19.264 persone. Ad ognuna di esse è stata garantita accoglienza ed attenzione, anche quando si è trattato di un semplice sfogo o per richiedere un consiglio.
Nel 2024 l’indicatore complessivo della delittuosità in provincia ha avuto una leggera, positiva flessione (9.349 reati al 23 dicembre 2024 contro 9.865 in tutto il 2023), mentre per quanto riguarda l’azione di contrasto: 2.061 delitti hanno presunti autori noti (quasi uno su quattro). L’Arma, anche in virtù della sua capillare presenza su tutto il territorio, ha la responsabilità di procedere per l’83% dei reati che accadono in provincia. Delitti non di rado gravi. Altro impegno, anch’esso non trascurabile, è quello che deriva da fatti del quotidiano, come ad esempio gli interventi richiesti per liti e dissidi che, nell’anno in corso, sono stati ben 3.215. Un’attenzione particolare è stata indirizzata alle fasce deboli, sempre più spesso vittime di violenze di genere. Sempre costante e viva, infatti, l’attenzione e l’impegno che l’Arma piacentina pone nell’attività di prevenzione e contrasto a questo spregevole fenomeno, attraverso il ricorso a tutti gli strumenti disponibili per evitare che comportamenti violenti degenerino in condotte più gravi. 168 sono stati il totale dei reati “codice rosso”, 96 il totale dei provvedimenti eseguiti (67 divieto di avvicinamento e 29 persone arrestate).
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-28 13:26:00 da
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