BARI – Un incrocio mai banale. Che sia gloria o sofferenza, Bari e Venezia hanno spesso dato vita a confronti divenuti «celebri». Sono ben 54 i precedenti tra le due compagini, dal 1929 allo scorso campionato (tutti tra serie A e B), con un bilancio pressoché in equilibrio: i biancorossi hanno vinto 22 volte, pareggiato 11 e perso in 21 occasioni. Il riscontro migliora decisamente nei confronti interni: 17 affermazioni pugliesi, tre pari, sei ko. Famosi, in particolare, gli incontri del 24 gennaio 1999, quando al «Penzo» un gol allo scadere del brasiliano Tuta trasformò in successo dei lagunari un 1-1 che pareva accontentare entrambe le compagini, nonchè lo spareggio di ritorno del 19 giugno 2004: il 2-0 del Venezia ribaltò l’1-0 conquistato al San Nicola dai pugliesi, condannati così alla retrocessione in C poi evitata dal ripescaggio. Una rete di Nicola Bellomo, invece, ha deciso l’ultima sfida a Bari, lo scorso 1 marzo: un successo di misura (1-0) che si incastonò tra le tante imprese di una regular season straordinaria.
GAP DA COLMARE – Appena otto mesi fa, infatti, erano Di Cesare e compagni in orbita, mentre il Venezia era impegnato in una rimonta che dalla zona playout lo portò fino ad acciuffare un posto nei playoff. Ora i rapporti sembrano ribaltati: la formazione di Paolo Vanoli viaggia con il vento in poppa, occupando la seconda posizione in classifica con 27 punti (due lunghezze dietro il Parma capolista), frutto di otto vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Prima della sosta, gli arancioneroverdi erano lanciatissimi, con tre affermazioni di fila e cinque colpi pieni nelle ultime sei giornate. Con 19 gol segnati, il Venezia vanta il terzo attacco del campionato (dietro le 27 reti del Parma e le 20 della Cremonese): trainante la coppia formata dal finlandese Pohjanpalo (vicecapocannoniere in B nel 2022-23) e da Pierini, autori da quattro centri a testa. Ma brilla anche la difesa: la seconda della B con soli undici gol al Passivo (solo il Palermo ha fatto meglio con dieci). Ben nove, invece, sono le lunghezze di svantaggio accumulate dal Bari rispetto all’avversario diretto: 18 i punti dei biancorossi che sono nonni ed attualmente fuori dai playoff. Soltanto tre sono le vittorie (tutte le compagini che occupano il perimetro della zona ambiziosa ne contano di più), addirittura nove i pareggi (record per quanto concerne tutti i campionati professionistici italiani), ma soltanto una la sconfitta che rende i Galletti la compagine meno battuta della B. Il tecnico Pasquale Marino è imbattuto: dal suo avvento sulla panchina barese, due vittorie ed altrettanti pari. Sulla differenza reti, il Bari è nella media del campionato: 15 gol realizzati, 13 subiti. Il più vasto contributo alle realizzazioni viene dagli attaccanti: quattro i gol di Giuseppe Sibilli, tre di Marco Nasti, due Davide Diaw e il centrocampista Koutsoupias.
SAN NICOLA INVIOLATO, MA A RITMO BASSO – Si è a lungo parlato dell’andamento lento in casa. Il Bari, in effetti, ha conquistato soltanto otto punti in sei match interni, per un solo acuto (lo scorso 4 novembre, 1-0 sull’Ascoli) e ben cinque pareggi. Uno score che rende i pugliesi soltanto noni nella graduatoria relativa alle gare casalinghe. Match spesso poco spettacolari, come dimostrano i soli sei gol realizzati tra le mura amiche, mentre cinque sono quelli subiti. Tuttavia, è pur vero che la formazione pugliese è la sola ad aver conservato fin qui l’imbattibilità in casa, insieme al Parma. Il Venezia, dal canto suo, vanta un buon andamento esterno, ma non è un rullo compressore: undici i punti conquistati in sei viaggi (quinto rendimento in trasferta della B) per tre blitz, due pareggi ed una sconfitta.
LE SCELTE – Il Bari «balla» tra la conferma del 3-4-1-2 che Marino ha varato nelle ultime due gare e mezzo (dalla trasferta di Brescia in poi) ed il ritorno al 4-3-3 che ha caratterizzato l’inizio della sua avventura biancorossa e ne rappresenta la base del credo calcistico. L’impressione è che prevalga la prima ipotesi: in tal caso, da sciogliere ci sarebbe soltanto un ballottaggio a centrocampo (con Koutsiupias in vantaggio su Maita) ed un in attacco (tra Nasti e Aramu). Tra i galletti dovrebbe tornare disponibile Frabotta (smaltita la contusione al costato), mentre mancheranno gli infortunati Menez e Maiello. Nel Venezia non ci sarà lo squalificato Bjarkason che, però, non è un titolare inamovibile: Vanoli dovrebbe confermare la formazione che ha sconfitto il Catanzaro.
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2023-11-24 13:36:06 da
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