E alla fine dal cappello del ministro della Cultura Sangiuliano sono usciti i nomi dei direttori dei musei di prima fascia e quelli di seconda decisi dal direttore generale dei musei Massimo Osama. Così a Roma è una rivoluzione per due grandi templi dell’arte, la Galleria d’arte Moderna con i suoi marmi bianchi e i leoni neri sulla scalinata, dove finisce la parabola della direttrice Cristiana Collu, con la mega mostra su Tolkien cara alla Destra, e si siede sulla poltrona più alta l’architetta Renata Cristina Mazzantini, un nome reso celebre per il suo lavoro al Quirinale, come curatrice del progetto Quirinale Contemporaneo, ma anche per essere la consulente del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica per i profili artistici e architettonici. Insomma una figura di studiosa che si è conquistata i galloni all’ombra del Colle più alto della Repubblica.
E si cambia anche alle Gallerie di Arte Antica, la Barberini e la Corsini, con i tesori da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Tintoretto, dove ha regnato finora Flaminia Gennari Santori, che con la Collu correva anche per la Pinacoteca di Brera, dove invece è stato nominato Angelo Crespi.
E qui arriverà, come in molti avevano previsto, quel Thomas Clement Salomon, storico dell’arte e giurista, museologo e organizzatore di mostre, ma soprattutto responsabile di progetti per la Galleria Borghese e Direttore scientifico del Gruppo Momo-Skira. Un cognome celebre nel mondo il suo, con il fratello Xavier Salomon che è il famoso curatore capo della Frick Collection, uno dei musei più amati di New York.
E i bocciati? Il ministro ha anche pubblicato per ogni museo i due pretendenti risultati nella terna finale dalla quale si è scelto il vincitore. Per la Gnam sono Micol Forti, storica dell’arte, che ha diretto la Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, e Bartolomeo Pietromarchi, già direttore del Maxxi Arte e del Maxxi Aquila, altri due nomi eccellenti. Invece nella terna delle Gallerie di Arte Antica erano entrati Maria Cristina Terzaghi, professoressa di Storia dell’arte moderna all’Università di Roma Tre, che ha organizzato grandi mostre di opere di Caravaggio a cui ha attribuito il famoso Ecce Homo, e Cinzia Ammannato, già conservatrice alla Galleria Corsini, molto stimata tra gli storici dell’arte.
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-12-16 15:11:41 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)
0 Comments