PALERMO – Il consiglio camerale della Camera di Commercio di Palermo ed Enna è legittimo e può proseguire la sua attività. I giudici della prima sezione del Tar, presieduti da Salvatore Veneziano, hanno respinto il ricorso presentato dalla federazione provinciale del commercio, del turismo, dei servizi, delle professioni e delle piccole e medie imprese di Palermo.
Secondo la federazione provinciale nel corso della nomina dei componenti sarebbero state commesse irregolarità. È stata contestata l’istruttoria fatta dalla Camera di commercio per stabilire al rappresentatività delle varie organizzazioni in seno al consiglio camerale.
Contestata anche la documentazione prodotta dalle organizzazioni che hanno beneficiato di un numero maggiore di rappresentanti nell’assise.
Per i giudici del Tar la nomina è invece legittima: “La pretesa di un controllo a tappeto sulle imprese iscritte disvela il tentativo di parte ricorrente di ottenere un diverso calcolo della media al fine di potere verificare la possibilità – astratta e senza neanche un principio di prova di resistenza – di ottenere l’assegnazione di più seggi”.
“La riduzione del numero dei seggi – Proseguono i giudici – che è stata assegnata alla ricorrente deriva verosimilmente dalla riduzione del numero dei seggi da assegnare per il quinquennio 2022/2027 rispetto al quinquennio precedente”
“Tale dato – scrivono ancora i giudici – si rinviene dal Decreto Direttoriale del 25 giugno 2021, sui dati della Camera di Commercio di Palermo ed Enna relativi ai parametri ‘numero delle imprese’, ‘indice di occupazione’, ‘valore aggiunto’ e ‘diritto annuale’, citato nelle premesse della determinazione del presidente della Camera di Commercio di avvio delle procedure”.
livesicilia.it è stato pubblicato il 2024-12-10 20:05:07 da Redazione
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