Campania in zona gialla, De Luca: «Non è l’ora della ricreazione»

Campania in zona gialla, De Luca: «Non è l’ora della ricreazione»




L’avvertimento del governatore: «”Senza comportamenti responsabili ci giochiamo l’estate»

(LaPresse) “Ci giochiamo l’estate se pensiamo di fare la ricreazione e se non abbiamo comportamenti responsabili”. È l’avvertimento del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervistato a margine di un evento all’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon per l’intitolazione del Pronto Soccorso a Sergio De Simone, un bimbo napoletano che fu deportato ad Auschwitz nel corso della Seconda Guerra Mondiale. “Abbiamo bisogno di un forte senso di responsabilità da parte dei cittadini, che devono rispettare le regole, e di una campagna vaccinale che vada avanti spedita. Ancora in Campania non abbiamo un numero di immunizzazioni sufficienti”, ha aggiunto De Luca. ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/campania-zona-gialla-de-luca-non-ora-ricreazione/beb7e282-a67c-11eb-b37e-07dee681b819

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13 Comments

  1. Questo commento è rivolto a tutti quelli che continuano a non capire e minimizzano il problema (i riduzionisti), per tutti quelli che pensano che la Covid 19 non sia una Pandemia, che le mascherine non servono o fanno male, che i vaccini non servono o fanno male, che il Sars-Cov-2 non esiste o è solo una semplice influenza, che è tutto un complotto organizzato da Bill Gates, dalle Big Pharma, dal Deep State, dalla Cina (per sottometterci o ucciderci tutti), ecc., ecc.:

    Ultime notizie, siamo arrivati a 3 milioni e 100 mila morti nel mondo per complicanze da Sars-Cov-2.

    Ma veniamo ai fatti,

    (dati ufficiali ISTAT): nel 2019 sono morte 634 mila persone in Italia, nel 2018 633 mila, nel 2017 649 mila, nel 2016 615 mila, nel 2015 647 mila, nel 2014 598 mila, nel 2013 600 mila, nel 2012 612 mila, nel 2011 593 mila,

    la forbice degli ultimi 10 anni è stata tra 595 mila e 650 mila, mentre nel 2020 siamo arrivati a quasi "750" mila morti, per la precisione 746.146 morti.

    Perché il Sars-Cov-2 è più pericoloso di altri virus a trasmissione aerea?

    La letalità molto bassa ("per fortuna") del Sars-Cov-2, è indicativa.

    il Sars-Cov-2 è così contagioso, proprio grazie alla sua bassa letalità (oltre agli asintomatici, ai pre-sintomatici e superdiffusori contagiosi),

    infatti il Sars-Cov del 2002 (la SARS) aveva una letalità di circa il 10%, mentre il Mers-Cov del 2012 (la MERS) una letalità superiore al 34%, e proprio per questo, si sono estinti velocemente, perché i malati stavano troppo male e/o morivano troppo in fretta per riuscire a diffondere il virus.

    Con il Sars-Cov-2 probabilmente avremo a che fare per molto tempo ancora.

    Se consideriamo il numero totale dei morti, il Sars-Cov-2 è sicuramente molto più pericoloso degli altri corona-virus:

    Sars-Cov-2: 3 milioni e 100 mila morti nel mondo fino ad ora,

    Sars-Cov: 774 morti nel mondo dal 2002 al 2004,

    Mers-Cov: 322 morti nel mondo dal 2012 al 2014.

    il tasso di letalità sarà anche basso ma è comunque un virus molto pericoloso, infatti la Pandemia della Covid 19 è stata classificata di categoria 3,

    per contro le Pandemie del passato "recente" più disastrose come l'influenza Asiatica (virus A/H2N2 del 1957) e la sua mutazione, l'influenza di Hong Kong (virus A/H3N2 del 1968), sono state classificate di categoria 2, (mentre la Pandemia della Spagnola del 1918 era stata classificata di categoria 5).

    L'influenza Asiatica e l'influenza di Hong Kong fecero in totale, tra 1 e 4 milioni di morti stimati (Asiatica), e tra 1 e 2 milioni di morti stimati (Hong Kong),

    perché furono infettate centinaia di milioni di persone in tutto il mondo,

    in proporzione le complicanze della Covid 19, ne hanno già uccisi 3 milioni e 100 mila (effettivi e NON stimati) a fronte di 146 milioni di contagiati (effettivi e non stimati).

    Perché il Sars-Cov-2 non è una semplice influenza?

    Gli asintomatici e pre-sintomatici del Sars-Cov-2, sono contagiosi quanto i sintomatici, c'è da fare però una distinzione,

    i così detti "superdiffusori", che siano pre-sintomatici o asintomatici hanno delle cariche virali estremamente alte, più alte dei sintomatici (perché il sistema immunitario dei sintomatici sta già combattendo il virus), quindi un pre-sintomatico nel periodo di pre-incubazione della malattia (solitamente 2 o 3 giorni prima di sviluppare i sintomi), può essere (se "superdiffusore"), più contagioso di quanto lo sarà dopo aver sviluppato i sintomi, lo stesso discorso vale per gli asintomatici, che però non sviluppando mai dei sintomi visibili, rende difficile capire quando sia stato il periodo di pre-incubazione, in cui l'asintomatico era contagioso, è ovvio che un asintomatico che ha sconfitto il virus (dopo 20 giorni per esempio) anche se risulta positivo (perché ha nel sangue gli anticorpi) non è più contagioso. Questa particolarità della Covid 19 (Asintomatici e Pre-sintomatici contagiosi), la rende particolarmente subdola, e capace di diffondersi molto più facilmente di altri virus (per esempio l'influenza).

    Secondo i dati ufficiali, si stima che l'influenza stagionale (Tipo A/H1N1, A/H3N2 e B) globalmente, ogni anno, colpisse da 350 milioni a 1 miliardo di persone, i casi che evolvevano in complicanze che causavano il decesso, andavano da 250 mila a 650 mila persone all'anno, soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio (bambini sotto i 5 anni, anziani oltre i 70 anni e persone affette da malattie croniche). Nei Paesi industrializzati l’influenza si rivelava fatale soprattutto tra le persone di età superiore ai 65 anni. Le differenze climatiche facevano sì che nelle regioni temperate il virus circolasse con maggiore intensità nei mesi invernali.

    Confrontando i dati dell'influenza Tipo A/B con il virus SARS-CoV-2, vediamo delle differenze,

    primo, il Sars-Cov-2 sembrerebbe non avere un periodo stagionale,

    secondo, i casi di decesso (anche nei paesi industrializzati), oltre che tra le persone a rischio (anziani, immunodepressi), si riscontrano anche in piccola percentuale, nelle altre fasce di età.

    Con il SARS-CoV-2 non si è ancora raggiunta la cosiddetta "immunità di gregge" (anche detta immunità di gruppo o immunità di branco), quindi il rischio di perdere il controllo della sua diffusione e di ritrovarsi con milioni di persone malate contemporaneamente, con conseguente collasso degli ospedali e della sanità, è troppo alto, le conseguenze sarebbero catastrofiche.

    Probabilmente tra qualche tempo, quando si sarà raggiunta "l'immunità di gregge" a livello mondiale, il SARS-CoV-2 non sarà più pericoloso dell'influenza, ma fino a quel momento non si può perdere il controllo dei contagi, anche se si devono adottare misure restrittive della libertà. Di sicuro essendo un virus che non si conosce ancora bene, fino a quando tutta la popolazione mondiale, non avrà una naturale immunità, (perché si è ammalata o perché è stata vaccinata), non si potrà abbassare la guardia.

    Nel caso di perdita del controllo dei contagi, il numero dei malati sarebbe esponenzialmente non gestibile da nessun servizio sanitario nazionale (di nessuna nazione), l'unico modo per uscire il più velocemente possibile dalla pandemia, sono i vaccini e gli anticorpi monoclonali.

    L'immunità di gregge si raggiunge quando il 70% – 90% della popolazione è immune al virus, quindi il virus non riesce a diffondersi, perché non riesce ad infettare nessuno. Per avere una popolazione immune al virus, o si devono ammalare e guarire il 70% della popolazione, oppure si devono vaccinare sempre il 70% – 90% della popolazione,

    (dipende dall'efficacia del vaccino, se il vaccino fosse efficace al 100% basterebbe il 70% della popolazione, altrimenti la percentuale della popolazione da vaccinare deve essere più alta)

    naturalmente se il virus non si dovesse estinguere e dovesse ripresentarsi mutato (in una variante su cui i vaccini non hanno effetto), dovremo ripetere la procedura per immunizzare il 70% – 90% della popolazione con nuovi vaccini.

    Per essere precisi, l'erre con zero (R0), cioè il potenziale di trasmissibilità (la contagiosità) del virus SARS-CoV-2 è tra 1,4 e 3,8 (le varianti: inglese, sudafricana, Indiana e brasiliana, hanno un R0 maggiore!), mentre l'R0 dell'influenza (Tipo A/H1N1, A/H3N2 e B) si aggira tra 0,9 e 2,1,

    ora

    provate ad immaginare un virus che si diffonde con R0 pari a 2, quindi, 1 persona malata, lo trasmette a 2 persone, che a loro volta lo trasmettono a 4 persone, e così via. La sequenza esponenziale della trasmissione con R0 = 2, procederebbe così: 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128, 256, 512, 1024, dopo 10 passaggi siamo arrivati a 2046 persone contagiate, ma se proseguiamo, 2048, 4096, 8192, 16.384, 32.768, dopo 15 passaggi siamo arrivati a 65.534, se proseguiamo ulteriormente, 65.536, 131.072, 262.144, 524.288, 1.048.576, dopo 20 passaggi abbiamo superato 2 milioni di contagi.

    Se consideriamo che rispetto alle pandemie del passato, oggi il mondo è più globalizzato, che la popolazione mondiale è notevolmente aumentata e che è concentrata nelle grandi megalopoli, per i virus è molto più semplice riuscire a diffondersi.

    P.S. A chi si domanda da dove provenga questo virus, sembra dalle analisi genetiche essere originato da pipistrelli. In particolare due coronavirus dei pipistrelli condividono l'88% della sequenza genetica con quella del SARS-CoV-2 (rispetto ad altri due coronavirus noti per infettare le persone (SARS e MERS), SARS-CoV-2 condivide circa il 79% della sua sequenza genetica con SARS-Cov e il 50% con MERS-Cov). Come per SARS-CoV e MERS-CoV, si ipotizza che la trasmissione non sia avvenuta direttamente da pipistrelli all’uomo, ma che vi sia un altro animale ancora da identificare che ha agito come vettore per trasmettere il virus all'uomo. I pipistrelli sono anche riconosciuti come il serbatoio naturale di oltre 100 altri virus tra cui il virus Ebola, il virus Marburg, il virus Hendra, il virus della Rabbia e il virus Nipah, per citarne alcuni, oltre a differenti coronavirus, (non solo il SARS-CoV, MERS-CoV ed il nuovo SARS-CoV-2), ma anche i coronavirus dell’uomo che causano il comune raffreddore. I pipistrelli hanno una risposta immunitaria innata molto efficiente nel contrastare le infezioni ed hanno un metabolismo accelerato legato alla capacità di volare, aspetti che consentono ai pipistrelli di ospitare virus che provocherebbero infezioni gravi e la morte in altre specie animali (compreso l'uomo).