Bergoglio ha parlato di “rispetto della vita umana”
1 Gennaio 2025
Sergio Mattarella scrive a Papa Francesco. “Affinché, come Ella auspica, il 2025 possa essere un anno in cui ‘cresca la pace’, Vostra Santità suggerisce gesti urgenti e coraggiosi. Spetta a ciascuno, individualmente e nel contesto sociale di riferimento, raccogliere questo invito a credere nel dialogo e nella pace, a fare di più per gestire con efficacia il fenomeno strutturale delle migrazioni, il degrado ambientale, i rischi e le opportunità connessi alle nuove tecnologie. Tutti temi che investono il futuro dell’umanità e sui cui quali il Suo alto Magistero pone massima attenzione”. Sono le parole del Presidente della Repubblica nel messaggio a Bergoglio di “riconoscente ringraziamento, a nome della Repubblica Italiana e mio personale” per il messaggio “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace” in occasione della Giornata mondiale della pace.
“L’Italia, che ha nel ripudio della guerra, nel rifiuto della pena di morte, nel riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali, e nel perseguimento di pace e giustizia tra le Nazioni i capisaldi della sua Carta costituzionale – aggiunge Mattarella – non potrà che contribuire a favorire la soluzione pacifica dei conflitti in atto e l’individuazione di percorsi di crescita equa e sostenibile, con lo sguardo rivolto soprattutto alle più giovani generazioni. Senza di esse, infatti, sarebbe illusorio l’esercizio stesso della speranza”.
Le parole del Papa
“Oggi, Giornata mondiale della Pace, questo invito che sgorga dal cuore materno di Maria siamo chiamati a raccoglierlo tutti. Siamo chiamati a custodire la vita, prendersi cura della tanta vita ferita. Ridare dignità alla vita di ogni ‘nato da donna’ è la base fondamentale per costruire una civiltà della pace. Per questo, chiedo un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro”. Lo ha detto Papa Francesco nella sua omelia nella messa in Basilica Vaticana per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella 58esima Giornata mondiale della Pace.
“Maria, madre di Dio e madre nostra – ha aggiunto Papa Francesco – ci attende proprio lì nel presepe. Anche a noi mostra, come ai pastori, il Dio che ci sorprende sempre, che non viene nello splendore dei cieli, ma nella piccolezza di una mangiatoia. Affidiamo a lei questo nuovo anno giubilare, consegniamo a lei le domande, le preoccupazioni, le sofferenze, le gioie e tutto ciò che portiamo nel cuore. Affidiamo a lei il mondo intero, perché rinasca la speranza, perché finalmente germogli la pace per tutti i popoli della Terra”.
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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2025-01-01 11:55:43 da LaPresse
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