Carbonai pistoiesi tassati in Maremma nel 1700: la tassa grava adesso su…

Carbonai pistoiesi tassati in Maremma nel 1700: la tassa grava adesso su…


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PISTOIA – La questione di antichi vincoli che gravano ancora oggi sui proprietari di immobili a Baggio, Villa di Baggio, Iano, Lupicciano e Val di Bure e altre località del nostro Comune sta assumendo una dimensione surreale.

Roccalbegna

Paolo Tosi, consigliere comunale del Pd, ha scoperto che non solo la Chiesa aveva messo un’ipoteca a garanzia di livello a suo favore, vincolo che all’epoca prevedeva che il cittadino versasse annualmente alla parrocchia un certo quantitativo di grano, castagne o beni simili che oggi viene monetizzato con cifre che possono raggiungere anche alcune migliaia di euro, ma che addirittura questi cittadini si vedevano mettere un analoga gabella da alcuni Comuni della Maremma dove si recavano a svolgere l’ingrato mestiere del carbonaio.
Nel 2025 sembra assurdo, ma è tutto vero: carbonai della montagna pistoiese che si recavano a fare la stagione in Maremma dovevano pagare annualmente una tassa di livello sui propri immobili al Comune del luogo di lavoro quantificata in sacchi di grano e altre vettovaglie, tassa che dai tempi antecedenti il Granducato di Toscana, 1700 circa, è arrivata fino ai giorni nostri gravando ancora su questi immobili ormai passati agli eredi.

Carbonai pistoiesi tassati in Maremma nel 1700: la tassa grava adesso su…
Paolo Tosi

“Io che sono figlio di un carbonaio – spiega Tosi – ho ben presente quanto dura e ingrata sia stata la vita di chi per sfamarsi era costretto ad andare a cuocere il carbone in maremma, mai avrei pensato che oltre a quella dura vita fatta di fatica e privazioni i nostri carbonai dovessero pagare queste gabelle alle amministrazioni del luogo, soprattutto sono rimasto incredulo quando ho scoperto che dalla Maremma in eredità si son portati a casa questa gabella e addirittura ancora oggi grava sui loro immobili”.
Incredulità che è scomparsa quando Tosi ha letto una deliberazione del Comune di Roccalbegna, in Provincia di Grosseto, che accoglie l’istanza di alcuni cittadini pistoiesi abitanti nella frazione di Fisciano sopra Valdibure e li affranca previo pagamento di quasi 2000 euro dal livello gravante sui loro immobili.

“Questi concittadini, eredi di carbonai – dice Tosi -, per affrancare il loro immobile da questa tassa istituita nel 1740 devono pagare ad un Comune del Grossetano l’equivalente dell’allora corrispettivo di granaglie però oggi viene quantificato in circa 2000 euro, più le relative spese notarili. Un vero e proprio salasso. Sicuramente l’attuale amministrazione comunale di Roccalbegna non può far altro che applicare le norme vigenti e sono certo che rinuncerebbe ben volentieri a questo diritto”.
Sul tema Tosi ha presentato una interpellanza sulle tasse istituite dalla Chiesa nel 1500 su immobili del nostro Comune a questo punto, alla luce di quest’altra tipologia di tassa che è ancor più paradossale mi appello al Sindaco Tomasi perché si faccia portatore presso dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di cui peraltro è vice presidente affinché si possa trovare una soluzione almeno tra i Comuni e si eliminino definitivamente e d’ufficio queste assurde gabelle senza costi e perdite di tempo per i cittadini che di tasse dovute ne pagano già abbastanza.

“Se con la Chiesa la questione può essere forse più difficile, trattandosi di soggetti con ordinamenti diversi – ammette il consigliere -, almeno tra amministrazioni comunali auspico che trovi il modo di parlare la stessa lingua. Non siamo più all’epoca dei comuni studiati sui libri di storia, l’Italia dal 1861 è unita, su tutto il territorio nazionale vige un sistema di tassazione unica e non sono più tollerabili queste antiche gabelle che cittadini ignari si trascinano dietro dal 1700”.

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www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2025-03-05 16:01:15 da Redazione


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