Carlo Verdone, la fotografia del Gianicolo è ‘troppo bella’: “Non è un dipinto, l’ho fatta io col cellulare!”

Carlo Verdone, la fotografia del Gianicolo è ‘troppo bella’: “Non è un dipinto, l’ho fatta io col cellulare!”



Troppo bella per essere vera. Tanto da far dubitare che la fotografia di Carlo Verdone postata la scorsa domenica non sia stata, in verità, ripresa da un quadro.

“Leggo che alcuni dubitano che la foto postata sia una foto. Bensì un dipinto. Quindi io avrei raccontato la mia prima mattinata basandomi su un quadro!”, scrive il regista, che continua.

“Scusate ma mi dite che soddisfazione c’è a fotografare un dipinto del Gianicolo? Fosse stato un Bacon. Tra sette scatti ho scelto la foto che come angolazione mi sembrava la più giusta. Le ho scaricate sul Pc e ho fotografato lo scatto col cellulare. Potete vedere le righine dello schermo se l’allargate”.

Allargare per credere. Perché in effetti lo scatto è proprio meraviglioso.

L’autunno, i colori, la nebbia, la strada alberata. Soprattutto, la strada, vuota. Deserta. Sospetto, troppo bello per essere reale.

“Incredibile pensare che siccome sembra un dipinto deve essere un dipinto per forza. Vabbè puntualizzazioni da social”, conclude Verdone. Che quella foto l’ha scattata alle 7,30 sul Colle Gianicolo, il quartiere che ama e dove abita.

Verdone si era svegliato presto perché “ormai, per il nuovo lavoro che sto svolgendo, mi sveglio sempre alle 6. Ho preso da un mese e mezzo questa abitudine. Ora non mi pesa più e le giornate sembrano molto più lunghe ovviamente. Visto che tutto il mio quartiere era avvolto dalla nebbia, ho preso la macchina fotografica e sono salito al Gianicolo”.

L’atmosfera fa sognare, resta senza tempo, lo ferma e riporta indietro. “Questo silenzio assoluto e questi colori autunnali mi hanno riportato all’infanzia”.

A “Quando Roma non era così caotica e disordinata”. Quando c’era “un’atmosfera così pacata e gentile. Mi sono detto di scattare al volo prima che arrivasse qualcuno. E al volo ho scattato”.

La foto è lo scatto di un attimo rotto come un brivido all’improvviso dalla voce di un tassista.

“Un rumore sgangherato mi arriva alle spalle. Voce sgraziata ma simpatica da un taxi: ‘A Carle’, forza Roma sempre!’. ‘Sempre!’ replico”.

“A Roma il silenzio esiste solo per un attimo. Intanto sono riuscito a fermare al volo l’autunno. La stagione che più amo nel posto che amo tanto e che non riesco più ad identificare”.

L’articolo Carlo Verdone, la fotografia del Gianicolo è ‘troppo bella’: “Non è un dipinto, l’ho fatta io col cellulare!”
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-12-12 21:04:45 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)


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