CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Una notizia tristissima questa domenica mattina 1 dicembre, ha squarciato il cielo azzurro di Castiglione della Pescaia.
A 81 anni, nella sua casa alle Paduline, si è spento Franco Roggiolani, ex sindaco della cittadina balneare dal 1996 al 2001.
Roggiolani a Castiglione era non solo una persona conosciutissima, ma una vera istituzione politica: fin da giovane aveva aderito al Partico comunista, attraversando poi tutte le stagioni, e quando glielo avevano chiesto, si era messo a disposizione per diventare sindaco. Una carica che ha ricoperto come meglio non si poteva, durante anni caratterizzati da forti contrapposizioni, anche interne alla sua coalizione.
Nato proprio a Castiglione della Pescaia il 10 luglio del 1943, Roggiolani si era innamorato giovanissimo di Anna Coleschi, diventata poi sua moglie, l’amore della vita, con la nascita della figlia Serena.
E tutti insieme hanno sempre lavorato nell’ambito del commercio: il negozio di “semi” di Franco, era di fatto un vero avamposto: tutti ci passavano non solo per comprare, ma anche per scambiare un’opinione.
E non importava a quale colore politico si apparteneva: da Franco le discussioni finivano sempre allo steso modo, ci si salutava e il giorno dopo si ricominciava.
Parlare della sua passione per la politica è difficile: Roggiolani tutte le mattine comprava un giornale, in particolare era affezionato al Tirreno, che considerava il quotidiano del paese, e lo leggeva tutto d’un fiato.
L’informazione faceva insomma parte del quotidiano.
Franco è stato anche un appassionato cacciatore, una tradizione di famiglia, e finché la salute lo ha sostenuto a casa riportava sempre qualcosa, che siano stati colombi o beccacce. Amava gli animali e in casa un cane c’è sempre stato, l’ultima Penelope una bassotta che non lo abbandonava mai, nemmeno quando era in poltrona e gli si accucciava accanto.
Lo sport era poi sempre un altro ambito di discussione: il primo risultato che voleva sapere era della sua Castiglionese, che seguiva anche se non andava più allo stadio.
Poi quello della Juventus, ma la voglia di guardare le partite in televisione, anche della Nazionale, era ormai scemato da tempo anche se qualche volta si sforzava di vederle. Però se si parlava di Roberto Baggio per esempio, gli si illuminavano gli occhi. E aveva ricoperto anche il ruolo di caporione della Piazza tanto per dirne un’altra.
Nel tempo qualche acciacco si faceva sentire, ma aveva superato anche delle operazioni importanti e quasi tutte le mattine andava in fondo al lungo mare di via Roma, vicino a Capezzolo alle tamerici, diventate un secondo albero della maldicenza, con gli amici di sempre per discutere e scambiare quattro chiacchiere.
Se poteva, e la stagione lo permetteva, in bicicletta e solo dall’estate si era convertito a usare quella elettrica.
Nessun funerale solo un benedizione lunedì
Come si è diffusa la notizia i messaggi, anche sui social, sono iniziati ad arrivare copiosi.
La salma è stata composta all’obitorio cittadino con le onoranze funebri Zazzeri. Per sua volontà non si saranno i funerali, ma solo una benedizione, probabilmente lunedì alle 16, e il corpo sarà cremato.
Franco era mio suocero e le lunghe chiacchierate con lui mi mancheranno molto. Fai buon viaggio.
Le condoglianze della sindaca Elena Nappi
«La notizia improvvisa della comparsa di Franco Roggiolani ci ha particolarmente scossi – ha detto la sindaca Nappi, appena saputo – In questi anni ho avuto modo di apprezzare la figura di Franco, un uomo sempre presente, che non faceva mai mancare il suo punto di vista e il suo parere qualificato. Nella mia coalizione ci sono molti assessori e consiglieri legati fortemente a lui e al Partito democratico e per noi è una perdita enorme».
«Nel suo mandato di vent’anni fa di cose ne ha fatte, anche se con il suo carattere schivo è impossibile elencarle tutte. Si è impegnato per far emergere il Museo di Vetulonia, ha iniziato i primi atti per acquisire l’area della Paoletti che oggi sta vedendo la luce nella sua trasformazione, ha seguito la vicende della lottizzazione di Santa Maria, la convenzione per Punta Ala, e ancora ha sistemato l’acquedotto, i magazzini per i pescatori al porto, facendo nascere via Fogar. Insomma, l’elenco è troppo lungo, e la comunità gli è sempre stata grata».
Il saluto di Susanna Lorenzini
«La sua scomparsa segna una grande ferita per questo paese, perché Franco con la sua pacatezza, il suo interesse per la comunità, il suo modo di tessere rapporti intergenerazionali, ha dato un forte contributo allo sviluppo di questo comune. Con lui se ne va un pezzo di storia, quella storia che ha portato Castiglione della Pescaia da paese fatto di povera gente ad una ridente cittadina sul mare».
«È grazie a Franco che io ho intrapreso un nuovo percorso di vita, grazie a lui ho iniziato ad amare Castiglione e impegnarmi per la collettività. Anche ora era per me un consigliere saggio e fidato, un portavoce dell’anima e del cuore del paese, un rappresentante di forti ideali politici ormai riconoscibili in poche persone. Non sarà facile fare a meno della sua costante presenza».
«Grazie Franco, grazie per quello che hai fatto per noi, grazie per le nuove generazioni che non sapranno quanto sei stato fondamentale nella costruzione dei valori dell’umanità».
Quello della dottoressa Ianetta Giannotti
«Oggi se ne è andata una persona per bene – ha scritto in un posto la dottoressa Giannotti, suo medico e amica di famiglia – Sono stata un suo assessore per anni e ci sono stati tra noi anche scontri su temi importanti. Ma non è mai venuta meno la stima reciproca e la profonda amicizia».
«Franco Roggiolani ha dato tanto alla comunità castiglionese e forse ha ricevuto meno di quanto meritava. Ci ha lasciato un uomo onesto. Un abbraccio ad Anna e Serena».
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-01 12:12:10 da MaremmaOggi
0 Comments