“Potenziare finalmente la Cuneo-Ventimiglia e accelerare sulla realizzazione del nuovo tunnel, da inaugurare prima della prossima estate. Continuare con la seconda canna. C’è l’accordo con la Francia”.
A dichiararlo il viceministro Edoardo Rixi, oggi (6 ottobre) a Roma per partecipare alla Conferenza Intergovernativa tra Italia e Francia, incentrata sull’apertura del tunnel di Tenda, sul finanziamento dei lavori del vecchio traforo e sullo stato dell’arte della ferrovia Cuneo-Nizza. Le parole di Rixi lasciano supporre che le richieste italiane abbiano trovato accoglimento.
Così come l’apertura sui lavori del vecchio traforo lascia intendere che non ci sarà il passaggio a doppio senso ma a senso uncio alternato, come da progetto, in attesa della fine dei lavori anche nel vecchio traforo. Questa, invece, la dichiarazione di Marco Gabusi, assessore regionale ai Trasporti.
Nelle prossime ore si attendono invece dettagli sulle questioni tecniche, in particolare se si potrà adottare il doppio senso di marcia o si procederà, una volta terminati i lavori, a senso unico alternato, esattamente come si faceva con il vecchio traforo, fino alla sua chiusura a causa dei danni provocati dalla tempesta Alex. Per il territorio cuneese hanno parlato la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e il presidente della Provincia Luca Robaldo, quest’ultimo in collegamento, così come la Prefetta Fabrizia Triolo. In presenza, a Roma, la Manassero e Roberta Robbione, sindaca di Borgo San Dalmazzo, i sindaci di Vernante (Gian Piero Dalmasso), Robilante (Massimo Burzi) e Limone Piemonte (Massimo Riberi) oltre che il senatore Giorgio Maria Bergesio.
Manassero e Robaldo hanno ribadito che i lavori devono procedere speditamente per arrivare all’apertura il prima possibile, escludendo, pertanto, la possibilità di un’apertura provvisoria in modalità cantiere. Così come è stato richiesto il potenziamento della linea ferroviaria.Robaldo ha dichiarato di aver apprezzato molto la proposta di Rixi sulla possibilità che i rappresentanti del territorio possano recarsi al cantiere e verificare lo stato di avanzamento dei lavori settimanalmente. La posizione della Francia è invece per l’apertura anticipata. Quindi non c’è accordo nelle posizioni dei due territori. E’ quindi terminata la parte “politica” e di audizione del territorio. Nel pomeriggio ci sarà l’analisi delle richieste anche dal punto di vista tecnico e della fattibilità, la parte più importante.
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