FOGGIA – All’inizio dell’estate 2023 Amiu Puglia, con la complicità degli allora vertici dell’agenzia regionale Ager, avrebbe «intenzionalmente» creato una emergenza rifiuti nelle strade di Foggia forse per evitarne una analoga a Bari. Può tradursi in questo modo l’accusa di concorso in interruzione di pubblico servizio che la Procura di Foggia ha contestato in un avviso di conclusione delle indagini notificato al direttore generale dell’azienda pubblica, Antonello Antonicelli, all’ex dg di Ager, Gianfranco Grandaliano, e al funzionario responsabile dei biostabilizzatori di Bari e Foggia.
Il fascicolo, delegato alla pm Paola De Martino, sembrerebbe essere uno stralcio di quello analogo che vede indagati Antonicelli, l’ex dirigente comunale foggiana Concetta Zuccarino e altre tre persone con le accuse di turbata libertà della scelta del contraente e falso ideologico in relazione al contratto in-house da 200 milioni che nel 2022 i commissari prefettizi del Comune di Foggia hanno stipulato con Amiu. Un’accusa originale (quella di aver «truccato» l’affidamento di un contratto a una società controllata, pubblico su pubblico, senza che ci fosse un procedimento di gara) che nasce dagli esposti presentati da alcune associazioni foggiane. Per almeno tre mesi la Procura ha intercettato gli indagati, mettendo microspie negli uffici e nelle auto: è dunque ipotizzabile che il fascicolo relativo all’asserita emergenza rifiuti nasca proprio da qui…
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-31 04:56:00 da
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