IL VENTRE DI NAPOLI ADESSO (1905)
Che chiedo, io, se non l’applicazione della legge umana e sociale, che si tratti quelli come si trattano gli altri, dando loro quel che spetta loro, come esseri viventi come cittadini di una grande città?
Faccia il suo dovere chiunque, non altro che il suo dovere, verso il popolo napoletano dei quattro grandi quartieri, faccia il suo dovere come lo fa altrove, lo faccia con scrupolo, lo faccia con coscienza e, ogni giorno, lentamente, costantemente, si andrà verso la soluzione del grande problema, senza milioni, senza società, senza intraprese, ogni giorno si andrà migliorando, fino a che tutto sarà trasformato, miracolosamente, fra lo stupore di tutti, sol perché chi doveva si è scosso dalla mancanza, dalla trascuranza, dall’inerzia, dall’ignavia e ha fatto quel che doveva.
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Scrittrice coraggiosa e combattiva, Matilde Serao lavorò con costanza per liberare Napoli dalla retorica di una narrazione concentrata soltanto sugli aspetti pittoreschi ed eccessivi della città, e in questo volume racconta con sguardo appassionato analitico la Napoli di fine Ottocento.
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