Nato a Piacenza nel 1960, ha iniziato la sua carriera politica a 20 anni nel Movimento sociale italiano
2 Dicembre 2024
Da capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera a successore di Raffaele Fitto nella squadra di governo. Alla fine la premier e leader del partito di via della Scrofa, Giorgia Meloni, ha scelto un suo fedelissimo, Tommaso Foti, per rimpiazzare il neo vicepresidente esecutivo della Commissione europea, che da Roma ha fatto le valigie per trasferirsi a Bruxelles. Decisamente meno lungo il tragitto che dovrà fare il deputato nel suo nuovo incarico che non lo porterà poi così lontano da Montecitorio, visto che gli uffici del ministero per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr si trovano a largo Chigi. Per Foti si tratta del primo incarico a livello di esecutivo dopo una lunga carriera politica tutta a destra.
Vita privata
Nato a Piacenza il 28 aprile 1960, ‘Masino’, diminutivo con cui spiega ancora oggi lo chiamano “gli amici più affezionati”, consegue la maturità scientifica al Liceo Respighi nel luglio 1978. “La mia prima palestra di confronto, non di rado, anche di scontro, politico”, scrive nella sua biografia in cui ricorda che “motivi di carattere famigliare” lo hanno portato ben presto a conoscere il mondo del lavoro, “dove muovo i miei primi passi rappresentando, da ‘figlio d’arte’, una delle più importanti aziende italiane del settore agro-alimentare”. “La mia fede nerazzurra è e resta incrollabile”, racconta di sé Foti in riferimento alla sua passione per l’Inter. “Sono leale e credo nell’amicizia”, aggiunge quindi ricordando che “il 2 maggio 1992 è uno dei giorni più belli della mia vita, essendo nata mia figlia Alessandra”.
La carriera politica
Per quanto riguarda la carriera politica, nel settembre del 1980 viene eletto, a 20 anni, consigliere comunale di Piacenza per il Movimento sociale italiano, e poi viene rieletto in ogni successiva consultazione, fino al 1994. A gennaio dello stesso anno Foti partecipa alla fondazione di Alleanza Nazionale, che rappresenta in Consiglio Comunale a Piacenza fino al 2005. “I piacentini – sottolinea nella biografia pubblicata sul suo sito – devono avere una buona opinione di me se mi eleggono quattro volte di fila in Parlamento: la prima, nell’aprile del 1996 quando, nel collegio di Piacenza 31 (lista: Popolo della Libertà), batto di circa 330 voti il politologo Gianfranco Pasquino”.
Nella primavera del 2006 è eletto deputato nella lista di Alleanza Nazionale e il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, lo nomina a maggio del 2006 tra i dieci componenti della Giunta per il Regolamento. Nuovamente eletto deputato nell’aprile 2008, nella primavera del 2009 partecipa alla fondazione del partito unitario del centrodestra Il Popolo della Libertà, mentre – nel dicembre del 2012 – a quella di Fratelli d’Italia, formazione politica per la quale si candida alle elezioni politiche del febbraio 2013, non risultando eletto. Alle elezioni politiche del 2018 viene nuovamente eletto deputato e a seguire vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. Con la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del 2022 è rieletto a Montecitorio per la sesta volta. “Grazie alla fiducia accordatami dai colleghi deputati di Fratelli d’Italia e, in particolare, dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il 9 novembre sono eletto all’unanimità presidente del Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia – ricorda Foti -. Il lavoro è tanto, ma chi mi conosce sa che non mi fermo davanti alle sfide, neppure a quelle impossibili”. La prossima sarà quella di raccogliere il testimone di Fitto nella squadra di governo.
© Copyright LaPresse – Riproduzione Riservata
www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-12-02 12:49:27 da LaPresse
0 Comments