Riceviamo e pubblichiamo la missiva inviata dalla Conferenza dei Sindaci del Marmo Platano al Presidente Bardi, alla Giunta Regionale e al Ministro Gilberto Pichetto Fratin per chiedere la riattivazione della diga di Muro Lucano:
Con la presente, gli scriventi intendono effettuare un’istanza avente ad oggetto la tematica della riattivazione del ricercato invaso di Muro Lucano, quale potenziale strumento di ausilio per la crisi idrica che coinvolge gran parte del territorio lucano.
Invero, l’argomento in disamina è stato oggetto di discussione nell’alveo della conferenza dei Sindaci dell’Area Interna Marmo Platano, tenutasi il giorno 26 ottobre 2024 presso la sede municipale del Comune Capofila di Bella, nell’ambito della quale il Sindaco di Muro Lucano ha prospettato tale possibilità, avendo, egli, a monte, intrapreso l’iter procedurale con il Ministero all’uopo preposto per la messa in sicurezza del suddetto.
Tale proposta, sebbene non possa costituire la chiave di volta dell’intera vicenda, rappresenta, ad ogni modo, un utile strumento atto a garantire un maggiore approvvigionamento idrico.
Sul punto, giova evidenziare che trattasi di un invaso con una capienza di circa 10.000.000,00 di metri cubi di acqua.
Dunque, un vero e proprio portento, astrattamente idoneo a soddisfare le basilari necessità di un’intera area, caratterizzata, peraltro, da una grande vocazione agricola.
Inoltre, alla considerazione concernente la volumetria invasabile, si aggiunge, “a latere”, un ulteriore aspetto, degno di prestigio: lo stesso nasce nell’ambito di uno straordinario progetto di politica energetica e di sviluppo economico pensato per il Sud Italia da Francesco Saverio Nitti, vantando una illustre storia che affonda le sue radici tra il 1911 e il 1914. Inoltre, esso costituisce il primo lago artificiale del meridione italiano, atto a rifornire, a pieno regime, nel 1920, elettricità a diversi comuni del potentino e non solo.
Trattasi, di un vero e proprio fiore all’occhiello dell’intera Regione, il quale meriterebbe, per gli aspetti poc’anzi decantati, una maggiore
attenzione.
In altri termini, siffatto intervento se, da un lato, importerebbe notevoli effetti per la gente, atteso il delicato momento storico in atto; dall’altro, costituirebbe volano di attrazione e di sviluppo economico per l’intero territorio, restituendo, peraltro, valenza storica al manufatto.
Orbene, per le ragioni innanzi disvelate, malgrado le criticità tecniche presenti sulla struttura artificiale, oggetto in passato di diversi interventi, tra i quali si annovera, a titolo meramente esemplificativo, quello alquanto pionieristico del 1918 con l’impermeabilizzazione tramite procedimento, detto «cement-gun», pressoché sconosciuto in Europa, chiediamo con orgoglio ed audacia al Presidente Bardi ed all’intera Giunta Regionale, in sinergia con le strutture tecniche della Regione Basilicata, di valutare questa possibilità, effettuando un investimento “ad hoc” utile ad innescare un processo politico a dir poco lungimirante, stante la vitale importanza dei benefici
sottesi a siffatta deliberazione.
La scelta di conferire rilievo all’oro blu consentirebbe, infatti, di rispondere alle necessità della gente e di dare, nel contempo, giustizia al nostro passato.
Servono coraggio e visione, così come fece l’allora Ministro dell’Agricoltura: Francesco Saverio Nitti.
Ad ogni modo, in attesa di un formale riscontro, l’occasione è gradita per porgere i più distinti saluti.
I SINDACI
Giovanni SETARO – Muro Lucano
Leonardo SABATO – Bella
Francesco CIANCI – Castelgrande
Franco GENTILESCA – Ruoti
Giuseppe GALIZIA – Baragiano
Ezio Di Carlo – Balvano
Francesco AMBROSINI – Pescopagano”.
Leggi tutto l’articolo chiesta la riattivazione della diga di Muro Lucano. I dettagli
www.potenzanews.net è stato pubblicato il 2024-11-12 13:50:13 da serenadibello05061989
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