Immutato il podio della XXXVIII edizione della classifica delle principali imprese marchigiane, basata sui bilanci chiusi al 31 dicembre 2023, realizzata dalla Fondazione Aristide Merloni di Fabriano e dall’Università Politecnica della Marche di Ancona, presentata questo pomeriggio ad Ascoli. Si conferma al primo posto, la Ariston Group di Fabriano, che ha superato i tre miliardi di euro di vendite (3.091.800 di euro) registrando una crescita del 30% sul 2022. Conad Adriatico si conferma in seconda posizione con un +8% di vendite rispetto al 2022, complessivamente 1.300.479 euro. Al terzo posto stabile la Tod’s con 1.126.689 euro di vendite, +11,9%.
Scambi di posizioni subito fuori dal podio, con Magazzini Gabrielli che si issa al quarto posto con 1.096.057 euro di vendite, in crescita del 23,3% rispetto al 2022. La A.C.R.A.F. Spa sale in quinta posizione: 895.378 euro di vendite (+4,5%). La Profilglass perde due posti, piazzandosi in sesta posizione con 821.298 euro di vendite (-17%). Stabili le altre aziende in top ten: in settima posizione la Biesse 785.002 euro di vendite (-4,6%); all’ottavo posto Fileni Alimentari Spa 621.865 euro di vendite, (+2,1%); al nono (+1) Goldengas Spa 487.732 euro di vendite (-18,1%); al decimo Elica con 472.732 euro di vendite (-13,9%).
Rispetto allo scorso anno sono solo 8 le imprese della Classifica 2023 a superare i 500 milioni di euro di vendite, mentre salgono a 4 le aziende a superare il milione di vendite. Diventano 72 le società con oltre 100 milioni di euro di vendite (erano 70 nel 2022). Scendono invece a 7 per le Marche le aziende quotate in Borsa a Milano, erano 8 lo scorso anno. Alle uscite di Tod’S e Civitanavi Systems, l’ingresso della società Distribuzione elettrica Adriatica. Pertanto, attualmente le società quotate al mercato principale passano da cinque a tre: Biesse, Elica, Ariston Group; quelle quotate all’Euronext Growth Milan9 passano da tre a quattro: Clabo, Gel, Websolute e Distribuzione elettrica Adriatica.
Il numero di dipendenti nelle principali imprese marchigiane è cresciuto dell’1,6% rispetto al 2022. Si tratta di un dato – spiega il Rapporto – del tutto in linea con quanto osservato nelle principali imprese manifatturiere italiane. Il costo medio per dipendente è aumentato del 2,1% passando dai 47.200 Euro del 2022 a 48.200 Euro nel 2023. L’incremento del costo del lavoro osservato nelle imprese regionali è del tutto in linea con il dato relativo alle principali imprese manifatturiere italiane (+2,9%). Occorre però notare che in valore assoluto il costo per dipendente nelle imprese regionali è significativamente più basso di quello osservato nelle principali imprese italiane: il 71% di quello delle principali imprese e l’84% se confrontato con le medie imprese manifatturiere italiane.
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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-05 19:42:19 da
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