CHIARAVALLE – Dalle pagine di storia scritte nel capoluogo, insieme al Cus Ancona Pallamano dei miracoli, passando per la freschissima Palma d’Argento al Merito Tecnico conferitagli dal CONI del presidente Giovanni Malagò, fino ad arrivare alle imprese centrate in terra chiaravallese. Andrea Guidotti ne ha fatta di strada e non ha nessuna intenzione di girare le spalle a quella intrapresa anni fa: il coach ha rinnovato, guiderà la prima squadra per la quinta stagione consecutiva.
La Publiesse Chiaravalle e il tecnico Guidotti si sono scelti ancora. La storia d’amore continuerà nel posto più bello che c’è: il gotha della pallamano italiana, la Serie A Gold. Al netto di svariati corteggiamenti ricevuti, Guidotti racconta la scelta: “Ho deciso di abbracciare questa realtà quasi cinque anni fa, dopo la morte del presidente Lorenzo Guzzini, il deus ex machina del Cus Ancona Pallamano. Non sarebbe stato possibile andare avanti senza una figura di spessore come lui (con cui ha condiviso esperienze da giocatore, cavalcando dalla Serie C alla Serie A1, fino ad alzare verso il cielo la Coppa Italia di A1 da allenatore, battendo corazzate vere, ndr). Non avrei potuto trovare società migliore della Publiesse Chiaravalle. Il presidente Gianluca Maltoni ha così tanta passione. Si nutre di pallamano, nonostante gli impegni lavorativi. La dirigenza si è allargata, è raro vedere decine di addetti ai lavori in questa disciplina. Dopo le due promozioni consecutive, lo storico sbarco in A Gold e la salvezza diretta con 18 punti, non era il momento di separarci. Ma di rilanciare”. Guidotti dedica un pensiero ai partenti Verdino, Morettin, Del Curto e Vieira: “Lo sport ha anche delle sfumature tristi, soprattutto quando si costruiscono rapporti umani importanti. Ho avuto la fortuna di allenare tanti ragazzi, a cui sarò sempre grato, ed è doloroso salutarli ogni maledetta volta. Auguro a ognuno di loro il meglio, con una menzione particolare per Pato (Verdino, ndr). Abbiamo deciso di ritirare per sempre la sua maglia numero 19. Ed è veramente il minimo per chi ha versato tutte quelle lacrime”.
Sulla prossima stagione: “Qui c’è un progetto a lungo termine, alimentato da un tifo che poche realtà possono vantare. Stiamo allestendo un organico per consolidare la categoria. Dove potremo arrivare? Se avessimo ascoltato i pronostici di un’estate fa, saremmo già retrocessi con una manciata di punti. Noi pensiamo a lavorare seriamente, non siamo da proclami. Ci sarà spazio anche per i giovani, come accaduto quest’anno, con diversi minorenni del vivaio che hanno debuttato in massima serie”. E ancora: “Questo sogno non potrebbe esistere senza il supporto di tutti i nostri fantastici partner, li ringrazio di cuore. Come ringrazio chi agisce a fari spenti, l’accompagnatore Francesco Braconi, il dottor Ciro Errico della ChiroSport, il dottor Andrea Battisti del Centro Kara, il fisioterapista di campo Corrado Polverini e il professor Carlo Castagna, responsabile del ramo atletico. Come ringrazio il team della comunicazione, l’addetto stampa Nicolò Forlani, lo speaker tuttofare Diego Sabbatini e il fotografo Stefano Carloni. Siamo una squadra, dentro e fuori”.
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