Comincia da Osimo l’avventura di Ricci. «Fare delle Marche una regi…

Comincia da Osimo l’avventura di Ricci. «Fare delle Marche una regi…



Comincia da Osimo l’avventura di Ricci. «Fare delle Marche una regi…

OSIMO – L’annuncio, o meglio la conferma delle tante anticipazioni che da giorni e giorni si susseguono vorticosamente, è all’insegna di un ventaglio di citazioni. Si comincia da Jovanotti e dalla sua “Il più grande spettacolo dopo il big bang”, si prosegue con Matrix – declinato con una citazione della prima pellicola della trilogia – e con la poesia di Leopardi, per finire con un “Andiamo a vincere” di Galeazziana memoria. Ha dichiarato che sfrutterà la bicicletta per toccare le aree interne dove fare tour elettorale, Matteo Ricci, ma la sua pedalata verso le prossime regionali è già cominciata, con le parole pronunciate sul palco del teatro La Nuova Fenice di Osimo. L’europarlamentare del Pd – ed ex sindaco di Pesaro e della provincia di Pesaro-Urbino – è consapevole che il cammino sarà lungo, e prevederà anche tratti in salita, ma l’entusiasmo per questa sfida lanciata nel giorno in cui il 2025 spalanca le porte alle primavera è già partita, senza esitazioni. L’obiettivo? Presto detto: “Fare delle Marche una regione forte e protagonista”.

Quello al centro destra è un attacco frontale: «Sta per finire – dice – l’era del vassallaggio, degli ordini da Roma, dei Comuni che devono seguire le indicazioni regionali perché altrimenti non prendono i fondi. Noi, non prendiamo ordini da nessuno. Non andiamo con il cappello in mano a chiedere. È finito il tempo delle finte filiere: ora inizia l’era delle Marche forti e orgogliose. Mai l’interesse di partito prima della ragione di Stato, non è nella nostra cultura». Non mancano i riferimenti ai governatori di Veneto ed Emilia Romagna, Luca Zaia e Stefano Bonaccini, persone che «hanno saputo amministrare le loro regioni mettendo sempre al primo posto gli interessi dei loro territori», ma anche alle forze politiche con cui si propone di fare fronte comune per battere alle Regionali un centrodestra «che si affiderà a tutor e badanti, perché da soli Acquaroli e compagnia non ce la fanno». Un lavoro che dovrà puntare a rendere le Marche «la regione con la più alta qualità della vita in Europa, una regione del benessere equo e sostenibile».

Programma e alleanze in uno dei passaggi più significativi del suo intervento fiume. «Da domani ci rivolgeremo a loro per un confronto, con serietà». Tra gli interlocutori cita il Movimento 5 Stelle, sottolineando il «rispetto per la loro autonomia: non sono come noi ma si può trovare un minimo comune denominatore programmatico» e offre un’apertura a tutte le componenti del centrosinistra: da Alleanza Verdi e Sinistra («Ho avuto un primo confronto»), ai riformisti: «Da Italia Viva, Azione, +Europa, Socialisti, al civismo e centrismo», con la condivisione costituita dalla volontà di c ambiare davvero la regione.

Stoccate a ripetizione sulla sanità («Siamo l’unica regione in Italia ad avere tre assessori alla sanità che non ne fanno uno») e su Atim e Svem «che vanno chiuse». Poi il rilancio sull’aeroporto di Falconara, su un porto di Ancona che deve diventare sempre più centrale ed il bypass per la Ferrovia. Il sipario scende con l’abbraccio alla candidata Michela Glorio che correrà per la poltrona di sindaco di Osimo. «Quando tanti cittadini e il partito mi hanno chiesto di correre nelle Marche, lo sapevo già nella mia testa: non ho resistito al grande amore per la nostra terra. Sarà una campagna dura: non sottovaluto la forza degli avversari, la forza nazionale non locale, ma sarà un’avventura entusiasmante». L’era Ricci, insomma, è già cominciata.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-03-22 08:52:20 da


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