Comitato Novafeltria: “Mezzo ospedale fermo”. La replica di Ausl Ro…

Comitato Novafeltria: “Mezzo ospedale fermo”. La replica di Ausl Ro…




Comitato Novafeltria: “Mezzo ospedale fermo”. La replica di Ausl Ro…

Il comitato “Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria”, secondo quanto annunciato martedì, ha presentato denuncia nei confronti di Ausl Romagna per l’assenza, al Sacra Famiglia, dell’anestesista nei periodi di ferie. “Se nell’ospedale di Rimini viene meno una figura di anestesista non succede praticamente nulla. A Novafeltria si ferma mezzo ospedale”, la denuncia di Silvana Travaglini, presidente del comitato.

Dura la replica che l’azienda sanitaria ha fatto pervenire oggi, mercoledì, e tramite la quale confuta quanto riferito dal comitato. “Ancora una volta ci troviamo costretti a intervenire per smentire l’ennesimo comunicato infarcito di inesattezze del comitato Giù le Mani dall’Ospedale di Novafeltria – spiega la direzione medica del presidio -. Per amore di verità e come forma di rispetto verso i cittadini, lo evidenziamo con i dati aggiornati”. 

E i dati, prosegue Ausl Romagna, “dimostrano un costante incremento degli interventi chirurgici eseguiti all’Ospedale di Novafeltria, passando da 858 del 2019 a 1.929 nel 2023. Per il corrente anno, si prevede di chiudere a circa 2.150.  Stesso andamento mostrano le prestazioni specialistiche ambulatoriali, che si attestavano a circa 27.000 nell’anno pre-Covid e ne conteremo verosimilmente circa 32.500 entro la fine del 2024”.

OSPEDALE NOVAFELTRIA – A settembre l’ultimo attacco del Comitato

“Come sarebbe possibile raggiungere questi risultati – domanda ironicamente l’azienda sanitaria – se fosse ‘fermato mezzo ospedale’ , come si sostiene, anche solo per un limitato periodo di tempo? Venendo poi al caso specifico, quanto affermato non corrisponde alla realtà in quanto l’anestesista era regolarmente presente nella mattinata di lunedì 4 novembre e così è anche per la mattina di giovedì 7 novembre, in quanto requisito minimo per garantire l’esecuzione in sicurezza di esami Tac con mezzo di contrasto programmati”. 

“Rattrista purtroppo vedere che si strumentalizzi ciò che invece è avvenuto nella settimana in corso – aggiunge Ausl Romagna -, ovvero l’esecuzione di improrogabili lavori di manutenzione straordinaria per l’efficientamento dell’impiantistica e la sicurezza antincendio, che hanno richiesto la chiusura temporanea (fino a sabato 9) del blocco operatorio del presidio di Novafeltria, informando per tempo della situazione i pazienti che avevano interventi programmati in quei giorni e ricollocandoli nelle sedute delle settimane precedenti o successive”.

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“Inoltre – specifica l’azienda sanitaria – i possibili scenari di emergenza intraospedaliera vengono gestiti dai medici di turno 118 e dal personale del punto di primo intervento dalla primavera del 2023, a Novafeltria, come negli altri presidi aziendali confrontabili. In sostanza, nell’ospedale ‘Sacra Famiglia’ sono state assicurate tutte le attività previste, senza alcuna interruzione di servizio”.

A testimonianza di ciò, conclude Ausl Romagna, vi sarebbe il fatto che responsabili “ le agende di prenotazione non sono state chiuse e sono state sempre garantite le condizioni di sicurezza per eseguire le terapie ambulatoriali, ivi comprese le infusioni endovenose di ferro. Ovviamente, visto che si parla di una denuncia e di un’azione per vie legali, al di là di questa sintetica smentita, tutta la documentazione al riguardo sarà in quel caso messa a disposizione della competente autorità giudiziaria”.

Quanto alla segnalazione, avanzata dal comitato, rispetto alle porte automatiche della camera calda del punto di primo Intervento, l’ufficio tecnico è già al lavoro, motiva Ausl Romagna. “Si è reso necessario l’intervento della ditta incaricata della manutenzione. Il sopralluogo ha accertato che per eseguire l’intervento servono più pezzi di ricambio, non tutti al momento disponibili in magazzino – spiegano -. Appena i componenti saranno consegnati, si provvederà alla riparazione. Abbiamo più volte sollecitato la ditta e contiamo che nel giro di un paio di settimane al massimo possa essere ripristinato il corretto funzionamento delle porte automatiche”.


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www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-11-06 18:22:00 da


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