A Villa Erba di Cernobbio l’evento ‘Comolake Inclusion‘ una giornata di incontri, partecipazione e confronto con panel dedicati alla Riforma in materia di disabilità. Tra i temi trattati anche la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, la Carta di Solfagnano sottoscritta nel primo G7 dedicato alla disabilità. Tra le questioni affrontate anche il Durante e Dopo di Noi, i caregiver, i tempi di vita e tempi ricreativi, lo sport e l’inclusione lavorativa.
La giornata voluta dal ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli ha visto momenti di attività e approfondimenti. Tra questi un’ esposizione di progetti e prodotti con protagonisti gli studenti e le associazioni del territorio.
Ad aprire i lavori del panel ‘I talenti e le competenze nel lavoro’, l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini che ha subito ringraziato le eccellenze sociali del territorio comasco. Da sempre infatti si distingue per buone pratiche e capacità di promuovere una coesione sociale attraverso servizi avanzati e innovativi.
“Regione Lombardia – ha sottolineato l’assessore Lucchini – è quotidianamente impegnata nella promozione di politiche di Welfare che mettano al centro della società civile la persona, con le sue competenze e potenzialità. Tuttociò affinché partecipi attivamente e responsabilmente alla realizzazione del proprio progetto di vita all’interno del contesto sociale in cui sceglie di vivere”.
“Grazie al bando Fse per l’inclusione attiva e l’integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità – ha ricordato – sono stati stanziati oltre dieci milioni di euro. Questi fondi hanno permesso di concretizzare 57 progetti regionali volti a rendere accessibile e continuativa la dimensione del lavoro e dell’ inclusione delle persone con disabilità”.
“Tutti i percorsi attivati – ha aggiunto – realizzati dagli Enti beneficiari in partenariato tra loro, hanno promosso una autentica intesa tra Terzo settore ed Enti locali, Servizi di formazione e autonomia, Istituti professionali e Centri socio educativi”.
“Un intervento sociale – ha concluso – che ha potenziato il nostro welfare territoriale sempre più in grado di operare una presa in carico multidisciplinare. Tuttociò nella consapevolezza che una rete di competenze e formazione è possibile solo grazie a una solida cooperazione tra pubblico e privato per integrare le politiche del lavoro e le politiche di inclusione attiva dirette alle persone con disabilità”.
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