(Adnkronos) –
Al conclave, al via il 7 maggio 2025 per l’elezione del nuovo Papa, si confronteranno due visioni per il futuro della Chiesa: da una parte i cardinali di nomina strettamente bergogliana intenzionati a proseguire sulla strada delle riforme e un’altra più tradizionalista interessata a un ritorno all’ortodossia della fede più stretta e rigorosa, soprattutto su temi come quelli morali, con il nuovo corso post-Francesco che potrebbe essere vissuto come una vittoriosa restaurazione nel segno di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Il papa argentino ha riformato il Vaticano coadiuvato da nove cardinali di tutti i continenti (tra di loro Pietro Parolin, segretario di Stato), e ha rivitalizzato il Sinodo dei vescovi, un’istituzione affidata al cardinale maltese Mario Grech, uno dei più stretti collaboratori di Francesco Avanzare, fermarsi o tornare indietro rispetto al Sinodo sarà la discriminante carsica del Conclave….
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