Conferenza sulla Sacra Sindone nella Chiesa dei Capuccini pronta a riapr…

di Stefano Di Cecio

PISTOIA – Nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Pistoia, più nota forse come chiesa dei Cappuccini e chiusa da più di dieci anni, si è svolta una conferenza sulla Sacra Sindone. Ad organizzarla è stato il gruppo di Pistoia dei “Templari Oggi APS” e più precisamente il responsabile Umberto Grieco, o meglio Comandatore così come veniva indicato nell’antico ordine. Il gruppo si occuperà della riapertura della chiesa con un calendario liturgico che, su istruzioni del Vescovo, verrà concordato con il parroco della parrocchia del centro di Pistoia. Un calendario di aperture comunque da definire, sicuramente momenti di preghiera settimanali e momenti liturgici di celebrazione, di concerto con il parroco.

La Chiesa potrà essere aperta dopo sabato 9 novembre, data in cui il Vescovo verrà a celebrare la Prima Messa, alle ore 10.00. Successivamente almeno dal punto di vista liturgico, verranno effettuate alcune messe durante il mese ad orari anche non canonici, sicuramente verrà aperta al mattino tutti i sabati per la preghiera e il pomeriggio per la visita.

Per la conferenza è intervenuto Mauro Giorgio Ferretti, Magister dei Templari Cattolici d’Italia e Presidente  dell’organizzazione “Templari oggi, APS” riconosciuta dallo Stato italiano. 

Gli abbiamo chiesto

Oltre alla riapertura di questa chiesa chiusa da molto tempo, su cosa verterà il suo intervento? 

“Parliamo della Santa Sindone. Noi diciamo che ogni volta che riusciamo a riaprire un edificio, religioso ovviamente, la prima cosa che facciamo è un incontro per parlare della Santa Sindone, perché noi la pensiamo come gli antichi frati cavalieri templari a cui ci ispiriamo, cioè la Santa Sindone per noi è la reliquia più importante della passione di Cristo. Non è solo un’immagine, ma una reliquia.

D’altronde come noi l’hanno pensata poi tutti i papi, gli ultimi papi, anche Francesco, quando c’è stata l’ostensione straordinaria alcuni anni fa, dopo aver pregato davanti alle reliquie, l’ha toccata. Quindi le reliquie si toccano. Io ci tengo perché questo è molto importante. Non è un’immagine.

Come si svolge l’incontro/conferenza?

E’ diviso in due parti. Nella prima parte parlerò della Peregrinatio, perché anche la Sindone è stata peregrina sulla terra, quindi gli spostamenti che ha fatto da Gerusalemme a Torino e il perché resta a Torino per esempio, il ruolo che hanno avuti i Templari nel salvarla dal saccheggio di Costantinopoli nel 1204, in cui si sarebbe perduta, come quasi tutte le reliquie della Passione di Cristo. Si è mantenuta grazie a loro.

La seconda parte invece è dedicata a tutte le ultime ricerche scientifiche che, in maniera ovviamente per noi credibile ma per altri incredibile, stanno arrivando alle conclusioni portate dalla fede, perché ormai sono superate tutte quelle indagini più o meno veritiere che erano state fatte nell’88 con il carbonio 14. Dicevano che era un falso medievale, ma era una sciocchezza infinita perché ancora oggi noi con i nostri mezzi scientifici non riusciamo a replicarla, quindi figuriamoci come avrebbe potuto un falsario medievale. E’ l’originale del Sudario di Cristo, la cosa che crea la perplessità più grande, perché non è riproducibile in laboratorio, è come si è formata l’immagine.

Le ultime ricerche dicono che c’è stata una esplosione di luce.  Gli scienziati dell’Enea hanno recentemente equiparato questa esplosione a quella di una bomba atomica solo con l’effetto radiante della luce senza l’effetto devastante del fuoco.

Il nostro incontro si basa sulle ultime ricerche del dottor Giulio Fanti che è sostanzialmente il più grande Sindonòlogo vivente. Lui ha creato  un team di esperti internazionale che ha provveduto ad eseguire un esperimento di trazione delle fibrille che sono all’interno della sindone. Grazie a questo è riuscito a retrodatarla di circa 500 anni, ovvero attorno al 33 d.C. riportandola quindi  vicino all’epoca in cui secondo i Vangeli tutto è accaduto, cioè il 33 d.C. Ogni volta che facciamo questa conferenza, girando un po’ in tutta Italia, partecipa sempre un sacco di gente perché trattiamo la cosa in maniera “amatoriale” ma scientifica quindi semplicemente diciamo ciò che la scienza sta arrivando a pensare. Alla fine però Giovanni nel Vangelo ha detto Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre. È un fenomeno di luce.