SAN BENEDETTO – Nella sezione sambenedettese, secondo il primo candidato per preferenze alle scorse comunali, non regna il senso di unità. Di lavoro da fare ce n’è, secondo questo punto di vista, ancora tanto
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Iacopo Zappasodi, primo per preferenze in tutto il centro sinistra alla scorse elezioni comunali, esprime alcune considerazioni verso il Congresso del Partito Democratico di San Benedetto: “Non pensavamo di dover rivedere per l’ennesima volta lo stesso film. Di nuovo divisioni, di nuovo regolamento dei conti. È vero che la storia si ripete sempre due volte: una come tragedia e una come farsa, ma non ci aspettavamo davvero dopo le profonde divisioni delle scorse elezioni amministrative di vedere ripetersi uno schema simile.”
Continua Zappasodi: “Non ce lo aspettavamo perché speravamo che i messaggi che arrivano dalla confinante Umbria, dalle nostre Segretarie Nazionale e regionale fossero passati con chiarezza. Evidentemente così non è, ci troviamo perciò a doverlo dire noi: adesso basta, fermiamoci a riflettere, per il bene del PD e della Città. Ora serve un rinnovamento profondo, una classe dirigente giovane che superi le divisioni che hanno portato il PD in questi anni ad incantarsi in infinite discussioni interne, e in grado di valorizzare le esperienze di tutte e tutti, unire il Pd e correre verso i prossimi impegni elettorali, costruendo con le altre forze del centrosinistra una proposta in grado di rilanciare la Città, distrutta da 8 anni di malgoverno.”
“Lo diciamo con chiarezza, leggendo quanto appare in questi giorni sul Congresso del PD, se non si intende agevolare un vero ricambio generazionale, un profondo cambiamento in primis anagrafico all’interno del Partito, sarà una sconfitta profonda per tutti che ci porterà di nuovo alle prossime amministrative divisi, ad allontanare i giovani che credono nel centrosinistra, e temo, a subire un’altra sonora sconfitta. L’esperienza umbra e perugina ci dimostra che un gruppo dirigente giovane e rinnovato porta invece a grandi e importanti vittorie.”
Conclude Zappasodi: “Noi non abbiamo mai creduto nella rottamazione di renziana memoria, ma vediamo con chiarezza che senza un cambiamento e un rinnovamento non si andrà da nessuna parte. Chiediamo a gran voce di finirla con le divisioni e regolamenti dei conti, chiediamo unità intorno a nomi nuovi, che non siano stati protagonisti delle divisioni di questi anni che nulla hanno portato, a nessuno, soprattutto alla Città. Chi ostacolerà tale processo se ne dovrà assumere le responsabilità politiche.”
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-12-18 10:21:44 da Giuseppe Di Marco
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