CONVERSANO – Opificio devastato da una baby gang: dodici ragazzi, molti i minorenni, denunciati all’autorità giudiziaria. Sono accusati di danneggiamento aggravato e violazione di proprietà privata. Il brutto episodio è accaduto sulla Conversano-Triggianello. Nel mirino dei ragazzi è entrato un opificio agro-alimentare, da tempo chiuso.
Spinti dalla curiosità, il gruppo, giunto sul posto in bicicletta, decideva di esplorare questo luogo amèno e come «giovani marmotte» si introducevano nello stabilimento. Ben presto, però, quella che doveva essere un’avventura in un luogo pieno di mistero, si trasformava in una occasione per dare sfogo ai propri istinti peggiori: piuttosto che curiosare, i ragazzi decidevano di devastare i luoghi, scagliando pietre e danneggiando le strutture.
Un raid vandalico in piena regola che, però, non è sfuggito alle forze dell’ordine. Mentre la baby gang distruggeva tutto quanto capitasse a tiro, transitava sul posto la pattuglia dell’istituto di vigilanza in servizio in zona, che coglieva i ragazzi sul fatto e prontamente allertava i carabinieri e il proprietario dello stabilimento.
Gli autori venivano subito identificati e denunciati in stato di libertà. Si tratta di dodici giovani di Conversano, tutti convocati insieme a genitori e avvocati nella caserma di via Benedetto Croce, dove i carabinieri su delega della Procura della Repubblica, li hanno sottoposti ad interrogatorio.
L’episodio, che segue di qualche giorno la protesta anti-vandali dei commercianti di via Matteotti (nel giorno di Halloween, gli esercenti hanno chiuso le attività per evitare danneggiamenti da parte del branco), fa riflettere sui comportamenti assunti da certi gruppi di adolescenti del posto. Per fortuna il fenomeno non è molto diffuso a Conversano, ma le notizie che riguardano bravate e atti vandalici cominciano a diffondersi con una certa continuità. Li documentano soprattutto i social.
«Parliamo di un fenomeno sociale – analizza Margherita Sciannamblo, sociologa – che sembrerebbe essere in forte crescita negli ultimi anni nelle città e ora riscuote un forte interesse pubblico, mediatico e politico».
Cosa spinge gli adolescenti a far parte di una baby gang? «Il più delle volte questa adesione risponde a un insieme di bisogni relazionali, che si manifestano normalmente nella vita degli adolescenti. Tra le motivazioni che possono indurre un ragazzo a entrare in una banda possiamo includere l’aspetto ludico (incoraggiato dalle sfide cattura like sui social) o il bisogno di crearsi un’identità, ovvero l’esigenza di fare parte di qualcosa di più grande che spinge l’adolescente a identificarsi all’interno del gruppo. L’aderirvi infatti, può colmare il senso di solitudine e suscitare nel giovane il desiderio di appartenenza e attaccamento con lo stesso, rendendo possibile la condivisione di interessi comuni ed esperienze di vita. Inoltre – conclude – all’interno del gruppo il ragazzo può riscoprire la protezione e la sicurezza che non trova nelle istituzioni, nella scuola o nella famiglia».
Leggi tutto l’articolo Conversano, baby gang devasta opificio in disuso: in 12 sfilano con i genitori in caserma
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-06 06:19:00 da
0 Comments