Conversano, sua maestà lo spumone a denominazione comunale di origine


CONVERSANO – Il gelato al dì di festa. Questo è lo spumone di Conversano, primo prodotto De.Co. (con denominazione comunale di origine) riconosciuto dal Comune. Un prodotto pregiato, caratterizzato da un gusto particolarissimo e realizzato dai maestri gelatieri conversanesi secondo una ricetta che per la prima volta è stata messa nero su bianco in un disciplinare. Lo spumone rappresenta un unicum che l’amministrazione comunale intende valorizzare, promuovendo con questa delizia l’intero territorio.

Ne hanno parlato due giorni fa, nella presentazione alla stampa, il sindaco Giuseppe Lovascio e l’assessore regionale all’agro-alimentare Donato Pentassuglia (presenti gli operatori di Conversano, l’assessora e il direttore dell’area attività produttive Tiziana Palumbo ed Enzo Teofilo, Vito L’Abbate della Società storia patria e delegati di Confartigianato e Confesercenti). «Si tratta di un prodotto identitario che richiama la migliore tradizione e le pratiche dei maestri gelatai e pasticceri della città», ha rimarcato il primo cittadino.

Lo spumone di Conversano pesa tra i 450 e i 500 grammi e ha la forma di un tronco di cono, differenziandosi dall’analogo spumone napoletano e salentino a forma di cupola. Gli ingredienti indicati sono il gelato alla nocciola e al cioccolato, la panna fresca, le mandorle locali tostate e caramellate, il cioccolato fondente e il liquore San Marzano. Come la maggior parte dei prodotti artigianali, non ha una precisa data di nascita e non sono chiari le origini del suo nome.

Il regolamento De.Co. è stato elaborato sulla scorta dei documenti conservati dal noto gallerista e pittore Donato Pace, promotore delle prime iniziative di valorizzazione dello spumone di Conversano. La sua storia affonda le radici nella Napoli del XIX secolo: furono i cuochi che lavoravano nelle dimore nobiliari ad avere l’idea di preparare questo dessert, dal piglio elegante e celebrativo. Non un semplice gelato ma qualcosa di originale che ha avuto fortuna varcando i confini regionali e giungendo in Puglia.

Non mancano documenti e testimonianze che attestano le prime produzioni artigianali (anni ‘60 del secolo scorso) e la commercializzazione dello spumone: dal bar di Annina della famiglia Gigante sul Largo della Corte al bar di Santillo nella piazza municipale. Ancora oggi, a Conversano lo spumone viene prodotto nelle gelaterie come da tradizione, da qui la sua tutela mediante l’attivazione di un registro pubblico, del disciplinare e la realizzazione del logo che richiama la chiesa di Santa Caterina ed esalta i colori giallo e blu dello stemma araldico della città e della cupola in maioliche del monastero di San Benedetto.

La De.Co. spumone di Conversano verrà presentata a febbraio a Casa Sanremo in occasione del festival della musica italiana e a maggio al Mac Fruit di Cesena.



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-01-10 06:00:03 da


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