Anche la Corea del Sud sta proseguendo nella promozione di iniziative legate all’idrogeno verde. Dall’annuncio di un primo “Master Plan” nel 2021, è andata avanti varando, tra le altre cose, il piano per creare una strategia e l’ecosistema per sviluppare l’industria dell’idrogeno e, nel dicembre del 2023, il piano operativo del sistema di certificazione e la strategia per sostenere i settori dell’industria dell’idrogeno su piccola scala.
Gli effetti di queste scelte non si sono fatti attendere ed è progressivamente aumentato il numero di società specializzate in questo specifico comparto: si è così passati dalle 32 imprese del 2022 alle 91 del 2024.
Secondo i dati raccolti dall’Hydrogen Economy Portal (h2hub.or.kr), le entrate totali stimate dell’industria dell’idrogeno nel 2022 sono state pari a circa 8,5 miliardi di euro, con un aumento del 51% rispetto al 2021. Nello stesso anno, gli investimenti nell’industria dell’idrogeno ammontavano a circa 3 miliardi di euro, con un aumento del 418% rispetto all’anno precedente. A dare un’ulteriore misura della crescita in atto è anche il mercato occupazionale con 34.380 addetti confermati ad oggi.
A fronte di questi impulsi c’è stata una contemporanea crescita del mercato nazionale sia in termini di auto circolanti che di stazioni di rifornimento. A marzo 2024, in Corea erano immatricolati 34.872 veicoli a idrogeno, per lo più autovetture; stesso trend al rialzo è quello delle stazioni di rifornimento che oggi nel Paese sono circa 300.
Un altro aspetto su cui la Corea si è concentrata è il sistema di certificazione dell’idrogeno che passa attraverso il “Clean Hydrogen Certification System Operation Plan”. Il sistema misura le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla produzione e dall’importazione di idrogeno e concede la certificazione se i processi emettono gas a effetto serra al di sotto di una determinata soglia, oltre a fornire sostegno amministrativo e finanziario. Il Governo coreano ha finalizzato lo standard di certificazione dell’idrogeno verde del Paese considerando le tendenze internazionali e le condizioni interne come il livello tecnologico e le infrastrutture. Sebbene il limite del sistema per le emissioni di gas a effetto serra sia fissato come Well-to-Gate (dall’estrazione di materie prime alla produzione di idrogeno), il Governo ha annunciato che le emissioni delle navi impiegate per l’approvvigionamento di materie prime e il trasporto saranno temporaneamente escluse da tale calcolo, tenendo conto delle particolari condizioni del Paese che rendono impossibile l’approvvigionamento estero di idrogeno pulito e dello sviluppo tecnologico di navi ecocompatibili. L’idrogeno che supera gli standard di certificazione ottiene uno dei quattro gradi di certificazione dell’idrogeno pulito a seconda dei livelli di emissione di gas serra. Attualmente, Seoul ha designato un’apposita agenzia che si occuperà della gestione del sistema di certificazione dell’idrogeno e sta avviando un progetto pilota di certificazione per sostenere le imprese che intendono investire.
Sotto il profilo della produzione, il sistema “Clean Hydrogen Production Standard (CHPS)” è stato istituito dal Governo coreano sotto forma di incentivi ai produttori di energia elettrica affinché partecipino volontariamente a tale obiettivo. Il CHPS introdurrà nel 2027 un marchio per l’utilizzo di idrogeno verde per la produzione di energia elettrica. Le società che presenteranno un’offerta soddisfacente per la produzione di energia a idrogeno nel sistema CHPS saranno compensate degli aumenti dei costi unitari di produzione. Per partecipare a questo sistema di incentivi, gli operatori dovranno dimostrare che l’idrogeno o l’ammoniaca utilizzati come combustibile per la produzione di energia elettrica siano prodotti secondo modalità ecocompatibili mediante il sistema di certificazione.
www.esteri.it è stato pubblicato il 2024-09-17 14:32:05 da Redazione tecnica
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