Coronavirus: conferma della Fondazione Gimbe, aumentano i contagiati anche nella nostra provincia

Coronavirus: conferma della Fondazione Gimbe, aumentano i contagiati anche nella nostra provincia



Coronavirus: conferma della Fondazione Gimbe, aumentano i contagiati anche nella nostra provincia

La Fondazione Gimbe annuncia che l’infezione da coronavirus corre di nuovo e colpisce fragili e over 80. In quattro settimane, spiega in un report diffuso oggi dalla fondazione i contagi salgono da 5.889 a 30.777 e i ricoveri in area medica sono più che triplicati, passando da 697 a 2.378.

Secondo Gimbe sarebbe necessario avviare subito la campagna vaccinale per prevenire il sovraccarico delle strutture sanitarie. Anche la nostra provincia, ovviamente, non è immune e sono saliti i ricoverati nel reparto di malattie infettive dell’ospedale ‘Borea’.

In merito alla diffusione del Covid e ai numeri indicati da Gimbe che rileva come il tasso di occupazione dei posti letto di pazienti positivi in Liguria sia arrivato al 10,2% contro una media nazionale del 3,8%,

La Regione Liguria ed Alisa ritengono opportuna un’analisi del quadro epidemiologico della nostra regione e delle modalità con cui vengono diffusi i dati da parte della Fondazione Gimbe. “In Liguria – sottolinea la Regione – non si rilevano criticità legate alla diffusione del Covid e si può dedurre come la nostra regione abbia un quadro epidemiologico in linea con quello nazionale. Va considerato per prima cosa il dato che indica come solo il 13% dei pazienti positivi ricoverati è in ospedale per Covid. Nell’87% dei casi si tratta di persone arrivate in nosocomio per altre patologie, a cui è stata riscontrata la positività. Il valore percentuale di coloro che hanno effettivamente una infezione polmonare da Covid è dunque sceso ulteriormente negli ultimi mesi dal 30% al 13%. Questo dato induce a comprendere come a determinare la maggior parte delle positività al Sars-Cov2 sia dovuta ad un numero ancora elevato di tamponi effettuati nei confronti di persone che non hanno un’infezione polmonare da Covid”.




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