Albenga. “Il presidente Toti anche sul tema migranti si è affrettato nuovamente a compiacere il governo, confermando al Ministro Piantedosi la disponibilità nella nostra Regione, in particolare Albenga, per un ospitare un Cpr, un nuovo centro per il rimpatrio. Una modalità operativa già vista, soprattutto nella Provincia di Savona, con la quale il presidente della Regione cala dall’alto decisioni, senza neanche una telefonata al sindaco o una riunione con il territorio e le associazioni che operano in quelle zone”. Lo sottolinea il consigliere regionale PD, Roberto Arboscello, all’indomani dell’annuncio da parte del ministro Piantedosi sulla costituzione di un Cpr nel ponente ligure (tra le ipotesi c’è anche Albenga).
“Mi domando perché il Governo non ascolta i sindaci e i presidenti di Regione (quelli che hanno a cuore i destini delle proprie comunità e non esclusivamente i propri) e organizza un sistema di accoglienza diffusa. Parla di rimpatri per solleticare il proprio elettorato ma sa benissimo che senza accordi bilaterali nessuno può essere rimpatriato. Una perenne presa in giro dei cittadini e delle Istituzioni. Toti ci si presta noi no”, aggiunge Davide Natale, segretario PD Liguria.
“La soluzione dei CPR inoltre è indegna e contraria alla cultura dell’accoglienza perché i migranti che non pagano una sorta di cauzione, vengono rinchiusi in questi Centri in attesa che venga definito il loro futuro. Una situazione che conferma l’incapacità del Governo Meloni di gestire la pressione migratoria e di proporre un modello di accoglienza basato invece su percorsi di dignità, legalità e trattative efficaci con l’Europa per imporre l’obbligo alla redistribuzione”, concludono Arboscello e Natale.
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