Crotone, il passaggio da Sorical a Congesi è «un’operazione complic…


CROTONE Il passaggio delle attività del servizio idrico integrato da Sorical a Congesi è “operazione complicata” e non sarà facile portarla a termine. A denunciare la situazione è il capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Crotone, Antonio Manica. In una nota diffusa oggi, denuncia che sino ad oggi non è stato nemmeno convocato il consiglio comunale che dovrà procedere all’approvazione del bilancio consolidato del Congesi. Il termine ultimo per procedere alla convocazione è il prossimo 30 settembre. Esaminando i numeri del bilancio del consorzio partecipato da 14 comuni della provincia di Crotone, chiuso lo scorso 31 dicembre, secondo Manica “si può affermare che l’avventura dell’ente (Congesi, ndr) è giunta al termine”. L’ “avventura” durata 8 anni – nata male e finita peggio per non aver fatto tesoro degli errori della “gemella” fallita Soakro spa – è giunta al capolinea e non certo per il subentro di Sorical nella gestione del servizio idrico”. Il fallimento, quindi, è riconducibile al fatto che Congesi “aumenta l’esposizione debitoria che passa da Euro 45.270.766 del 2022 ad Euro 53.335.191 del 2023 mentre i crediti da Euro 44.519.052 del 2022 ad Euro 51.552.448 e chiude con una perdita di esercizio pari ad Euro 512.020,00”. Una situazione così difficile avrebbe richiesto “senso di responsabilità e rispetto delle leggi”.
Il Comune di Crotone, che detiene oltre il 50% delle quote proprietarie del Consorzio “avrebbe dovuto, in quanto socio di maggioranza, assumersi le proprie responsabilità convocando, senza indugio, un’assemblea straordinaria per la messa in liquidazione dell’ente che ha chiuso in perdita e per l’ottavo anno consecutivo ha confermato l’insussistenza di continuità aziendale”. Questa responsabilità non sarebbe emersa e “di contro, la triade (Vincenzo Voce, sindaco, Sandro Cretella, vice sindaco e Antonio Scandale, assessore al Bilancio) traccheggia perché punta sull’auspicato e prossimo subentro di Sorical a Congesi nella gestione del servizio idrico al motto: “chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, scordammoce’ o passato ”. I tre, sempre a parere di Manica, non tengono conto del fatto che “l’operazione presenta uno scenario” non proprio favorevole: “Sorical non può – senza un piano di rientro e/o transazione che garantisca il recupero integrale o parziale del credito maturato nei confronti di Congesi – attivare il processo di subentro al consorzio perché significherebbe accantonare, senza giustificazione alcuna, il contenzioso avviato per il soddisfacimento della propria pretesa creditoria, che, ad oggi, ammonta ad oltre euro 25.000.000,00”. C’è il problema dei crediti che Sorical non ha incassato e “né i vertici aziendali andrebbero ad esporsi al rischio di un’azione di responsabilità nei loro confronti per mala gestio a causa del subentro della società ad un ente che non ha saldato l’ingente esposizione debitoria e non fornisce garanzie di poterla estinguere”.
La “triade”, quindi, “ha responsabilità politico-amministrative per aver mantenuto in vita, in piena consapevolezza, un consorzio sin dalla nascita fallimentare aggravandone, conseguentemente, il dissesto finanziario, preme affinché si porti a compimento, in tempi brevi, il subentro di Sorical a Congesi e dopo mettere in liquidazione il consorzio”. Continuando, Manica scrive: “Tanto nell’illusorio fine di garantire il soddisfacimento delle ragioni di Sorical attraverso un improbabile recupero dei crediti che Congesi ha maturato, a sua volta, nei confronti dei propri debitori, comprovato dal dato relativo al suo ammontare, che, a tutt’oggi, e dopo ben 8 anni di attività dell’ente, risulta ancora incerto, per quanto è dato evincere dalla lettura del bilancio 2023 e della relazione del revisore”.

La Sorical farà l’operazione?

Manica esprime “forti sono dubbi che Sorical assecondi gli intendimenti della triade che si vorrebbero spacciare, forse anche con la benedizione dei piani alti della politica, come l’unica via per salvare posti di lavoro quando, di fatto, costituisce un mero e maldestro espediente per sviare l’attenzione da conclamate responsabilità del Comune di Crotone nella gestione della partecipata”. A questo punto “non resta che attendere la convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio consolidato; in questa sede, la sparuta minoranza, considerato lo “ shopping ai saldi invernali ed estivi ” avviato dalla maggioranza tra le fila dell’opposizione che forse non si ferma al reclutamento dei nomi che circolano in questi giorni ma va ben oltre, avrà il dovere di denunciare le pesanti responsabilità politico-amministrative dell’amministrazione comunale nella vicenda Congesi, da estendersi anche con riferimento alla situazione altrettanto critica ma per motivi diversi di Akrea, la quale, senza un repentino cambio di rotta, rischia di scomparire al pari di Congesi”. Il capogruppo di FI pensa che alla fine l’opposizione, indebolita numericamente dai cambi di casacca avvenuti negli ultimi mesi, non avrà molte possibilità di contrastare il volere della “triade”.
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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-09-25 19:37:49 da Redazione Corriere


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