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01/01/2025
– Pesaro Capitale italiana della Cultura e della Pace 2024. Ieri la città ha salutato l’anno ospitando la 57esima Marcia per la Pace, fortemente voluta dall’Arcivescovo Sandro Salvucci.
«Chiudiamo questo anno straordinario con una manifestazione che ci arricchisce e che mi rende orgoglioso di essere sindaco di questa città – dice Andrea Biancani -. Quando parliamo di cultura non intendiamo solo la musica, l’arte, i grandi eventi. Ma pensiamo ad una cultura della Pace, dell’integrazione, della solidarietà, della vicinanza alle persone più fragili, condannando fortemente l’indifferenza». E continua: «Le guerre non scoppiano mai per scelta dei cittadini, ma per interessi economici e commerciali. Il nostro compito è quello di combattere queste azioni, che sono alla base dei conflitti, attraverso le azioni concrete e le decisioni che prendiamo ogni giorno. L’appello che lancio, soprattutto ai giovani, è: impegnatevi per una o più cause, impegnativi affinché, anche solo nel vostro piccolo, le cose vadano meglio di come sono oggi. Siate attivi nel presente. Se volete migliorare il futuro serve anche la vostra azione concreta».
Prima di concludere il sindaco ha ricordato l’appuntamento dell’10-11-12 gennaio, il passaggio di testimone di Pesaro2024 con Agrigento2025: «Non è un caso che insieme a noi ci sarà Franco Vaccari, della Cittadella della Pace, per chiudere l’anno straordinario all’insegna della Pace», così come è iniziata questa bellissima avventura della Capitale italiana della Cultura, nata con il messaggio di Pace rivolto all’Ucraina e una foglia di gingko biloba a simboleggiarla.
Il tema di questa edizione è stato “Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua Pace”, in occasione del Giubileo 2025; organizzata dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, la Caritas Italiana, Azione Cattolica, Pax Christi Italia, il Movimento dei Focolari, l’Agesci, le Acli, Libera con l’Arcidiocesi di Pesaro e di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado. Così l’Arcivescovo Sandro Salvucci: «Circa un anno e mezzo fa il vescovo Don Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, mi portò il gadget della 55esima edizione della Marcia della Pace, che si svolse ad Altamura. Allora ci siamo detti: perché non candidare Pesaro, nell’anno della Capitale italiana della Cultura? Oggi essere qui è un onore, ma allo stesso tempo rappresenta una grande responsabilità. Nel tempo in cui la parola “guerra” sembra aver riacquistato l’esclusiva, noi non ci vogliamo rassegnare e voglia urlare la parola “Pace” e diventare costruttori di Pace».
Il mondo deve sentire il nostro grido di Pace, ha ricordato il Vescovo emerito di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, don Giovanni Ricchiuti, «che deve essere più forte delle esplosioni delle bombe e deve risuonare in questo cammino». Il saluto della Prefetta di Pesaro e Urbino Emanuela Saveria Greco: «La speranza è che questo grido di Pace arrivi forte per evitare di continuare a vedere le immagini terribili che ci arrivano da tutto il mondo. Tutti possiamo fare qualcosa per la Pace, anche nel quotidiano, rispettando le persone che incontriamo».
La marcia ha preso il via alle 16,.30 dopo i saluti istituzionali, dall’anfiteatro del Parco Miralfiore, ed è proseguita nelle tre tappe “simbolo” della Pesaro solidale. Prima tappa, il Perdono, al monumento della Resistenza con l’intervento di Giorgio Pieri, progetto Comunità Educanti con i Carcerati della Comunità Papa Giovanni XXIII e la testimonianza di Lassina Doumbia. Seconda tappa, il Debito, alla Chiesta di Santa Maria del Porto con gli interventi di Gabriele Guzzi e John Mpallza Balagizi. Terza tappa, il Disarmo, in piazzale della Libertà con gli interventi di don Fabio Corazzina, e Elio Pagani. La Marcia per la Pace si è conclusa con la Santa Messa aperta alla cittadinanza, al Duomo di Pesaro, celebrata da Mons. Sandro Salvucci.
www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2025-01-01 08:43:01 da
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