‘Cuori pulsanti’ infranti dalle polemiche, Limosani ci rinuncia e i mecenati ritirano l’offerta

I mecenati ritirano l’offerta: l’installazione di Felice Limosani per i Campi Diomedei è abortita. Non ci sono più le condizioni per proseguire.

L’artista di fama internazionale, che a Foggia ha le sue radici, lo ha messo nero su bianco in una lettera inviata alla sindaca Maria Aida Episcopo.

Sabato scorso ha informato della sua decisione coloro che gravitavano intorno al progetto. Nemo propheta in patria.

Non ci sarebbero margini di ripensamento secondo l’ingegnere Pippo Cavaliere, “padrino morale e facilitatore” della cordata di finanziatori, come si era detto in occasione della presentazione della proposta alla città.

“C’è stato un risentimento da parte dei finanziatori”, ammette. Nulla quaestio sul dibattito puramente estetico, che avevano messo in conto, seppure l’artista avesse invitato ad attaccarlo semmai sui contenuti. Si sa, “l’arte divide”. Lo stesso Cavaliere ha progettato tante opere, “alcune sono piaciute, altre no, altre sono state criticate, ma è normale che sia così”.  

I dieci mecenati, pronti a investire 25mila euro ciascuno, hanno evidentemente giudicato ingenerose, però, le accuse di oscurantismo e le perplessità sulla donazione anonima associate ad un Comune reduce dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Serpeggiava, così, un certo malumore tra i finanziatori.

La donazione, fa notare proprio Pippo Cavaliere, sarebbe stata indirizzata alla società benefit di Felice Limosani, e non al Comune di Foggia. I dubbi sollevati sulla provenienza delle donazioni, dunque, rischiavano di ledere l’immagine della stessa società.

I mecenati top secret sono professionisti, persone ‘al di sopra di ogni sospetto’, assicura l’ingegnere, gente che non avrebbe alcun interesse e non avrebbe nulla a che vedere con il Comune di Foggia. E comprende la loro decisione. Poi, ricorda Pippo Cavaliere, c’è la Fondazione Monti Uniti che garantisce e il presidente Aldo Ligustro sa chi sono gli altri donatori.

“È una mancanza di cortesia nei confronti dei finanziatori, della Fondazione dei Monti Uniti e di Felice Limosani. È un peccato che sia finita così”, afferma oggi mortificato Pippo Cavaliere.

I ‘Cuori Pulsanti’ di Limosani sono stati oggetto anche di feroci critiche e negli ultimi giorni cresceva la fronda dei contrari.

Il tema era stato affrontato anche nel corso dell’ultima assemblea del Gruppo Territoriale M5S: la base e gli eletti in Comune avrebbero bocciato la proposta.

Gli ambientalisti, sin da subito, hanno espresso parere negativo.   

Il comitato cittadino La Società Civile, il 30 settembre scorso, aveva lanciato una petizione su change.org: ‘Chiediamo di non installare l’Opera ‘Cuori Pulsanti’ nel Parco Campi Diomedei di Foggia’. Ad animarla, la preoccupazione che l’opera potesse inficiare l’estetica naturale del parco e coprire un importante sito archeologico. Hanno raccolto finora circa 330 firme.  

Da Palazzo di Città, dopo la formale rinuncia di Limosani, arriva solo una nota del gruppo ‘Con Foggia’, firmata dal segretario cittadino Gianni De Rosa, dai consiglieri Achille Capozzi, Pasquale Ciruolo e Antonello Rizzi, e dagli assessori Giulio De Santis e Mimmo Di Molfetta.

Con Foggia esprime “profonda delusione e indignazione”. Parlano di “una campagna denigratoria orchestrata ai danni dell’arte e del progresso civico”, che ha irrimediabilmente compromesso il progetto che reputava ambizioso.

“Nonostante il supporto istituzionale dimostrato dalla sindaca e da figure di rilievo tra cui monsignor Giorgio Ferretti, una minoranza rumorosa ha scelto di seminare disinformazione e sospetti, piegando fatti verificati per fini sospettosamente privati e politici”, scrivono gli emilianisti.

“È tempo che Foggia si rialzi con una coesione d’intenti – affermano –, recuperando uno spirito di collaborazione che possa consentire a progetti di tale valore di trionfare sulla meschinità”.