COSENZA I Bronzi attrattori formidabili, le scadenze elettorali, le vertenze estenuanti, i talenti premiati sul palco o ai fornelli, e un record. Da Aeroporti ad Alta Velocità – con il Ponte sullo Stretto che continua a essere per ora un grande rebus tra annunci, stop e ritardi – ecco il nostro breve viaggio (tra alti e bassi) nelle parole del 2024, con un occhio al 2025.
Aeroporti
Non solo Lamezia Terme: il 2024 è stato l’anno del boom del “Tito Minniti” di Reggio. Ora non resta che trasformare le “monadi” in parti di un sistema integrato e realmente interconnesso.
Bronzi
Nell’anno in cui si è tornati a dubitare sul loro primato e la loro origine, quelli di Riace hanno – da ultimo – impreziosito la conferenza stampa di presentazione del capodanno Rai a Reggio. Nel resto dell’anno si sono confermati tra i massimi attrattori culturali della regione, con picchi nelle domeniche gratis al museo.
Candidature
Dal doppio annuncio di Franz Caruso («sono disponibile ma non mi autocandido») alla riconferma di Roberto Occhiuto all’appello di Pasquale Tridico a trovare un candidato unitario del campo largo («l Movimento 5 Stelle deve avere un ruolo trainante e determinare una candidatura di qualità, essendo in Calabria il principale partito di opposizione», dal Tg3 di ieri), il 2024 che si chiude è il giusto preludio al 2025 delle conferme (o smentite).
Dematerializzazione
Una parola difficile ma che fa ben sperare. Il progetto della Regione Calabria – con un investimento di 15 milioni di euro, ai quali se ne aggiungono 5 dal governo nazionale – prevede di affidare ai lavoratori della Abramo Customer Care la dematerializzazione delle cartelle cliniche delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria.
Elezioni
Un modo per celebrare il poeta sambiasino nel centenario della nascita e prepararsi alle sfide amministrative del 2025 (60esimo della morte), Lamezia e Rende in primis: «Elezioni / processioni / damaschi sui balconi. / L’onorevole / torna calabrese» (Franco Costabile).
Flop
Restando in tema, la tornata amministrativa di primavera ha fatto registrare il flop del Pd nel Cosentino: si salvano solo gli ex e i dissidenti, e il più grande partito del centrosinistra nella più grande provincia calabrese è stato superato dai 5 Stelle. Si esulta per Stasi tacendo sul resto. E il caos del Pd cosentino – tra dissidenti ed espulsioni – rovina la festa ai dem per l’exploit alle amministrative.
Giovani
A fronte del binomio letale spopolamento / invecchiamento, una buona notizia riguarda l’imprenditoria giovanile: la Calabria è la seconda regione per incidenza di aziende a guida under 35, e il Reggino è tra le province più attive (4ª su scala nazionale), buon contraltare rispetto alla recente maglia nera in fatto di qualità della vita.
Intervento
L’intervento di Roberto Occhiuto rientra di diritto tra le parole dell’anno che si chiude ma si porta dietro anche una interessante riflessione sugli odiatori da tastiera: «Ho letto anche commenti di odiatori, di chi sembrava si augurasse la mia morte, di chi ha lanciato anche tante fake news. L’azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” ha risposto per le rime a tutte queste falsità, ma non mi curo di loro».
Legge, disegno Calderoli
Il tema dell’autonomia differenziata è stato tra quelli caldissimi per tutto l’anno, con ricadute anche nazionali se solo si pensa alla posizione del governatore Occhiuto, disallineata rispetto agli alleati della Lega: nell’ultimo mese – complici le schermaglia sulla manovra – il tema è un po’ uscito dall’agenda politica, dopo una dichiarazione assertiva e alquanto acida di Calderoli: c’è da scommettere che riapparirà carsicamente nei mesi a venire.
Mediterraneo
Un mare che è un concetto multiforme, tanto più nella punta dello Stivale protesa a sud: è l’autostrada bifronte dei lavori infiniti e della sfida tecnologica, è la Porta dell’incoming promosso da Regione e Calabria Straordinaria ma anche quella – spesso chiusa – dei migranti, nella Calabria di Cutro: ferita ancora aperta che esattamente 12 mesi fa il presidente Mattarella scelse nel discorso di fine anno come paradigma dell’accoglienza: «Uniti siamo forti, l’ho visto nella pietà di Cutro». Un grande cuore che lo stesso capo dello Stato ha premiato in due occasioni.
Ndrangheta
Una parola che speriamo di poter prima o poi depennare dal nostro vocabolario ma che torna ostinatamente. Le operazioni che decapitano la malapianta non sono mancate neanche nel 2024, per l’anno che sta per iniziare si spera in una sempre maggiore consapevolezza dei calabresi: anche perché la repressione – pur necessaria – da sola non basta.
Premi
P anche come Peppino (Mazzotta): all’attore cosentino (Domanico la sua città natale) famoso anche sul piccolo schermo è andato il premio come Miglior interprete di monologhi 2024 con “Radio Argo Suite” prodotto da Rossosimona: a settembre si è imposto a Le Maschere del teatro italiano superando Lo Cascio e Orsini. Orgoglio e commozione aggiuntiva per la dedica, alla madre venuta a mancare qualche mese fa. «Adesso sarà anche lei contenta, nello spettacolo è in un certo senso presente, e sono sicuro che lo avrà visto da qualche angolazione particolare…».
Qualità
A proposito di eccellenze: essere consapevoli delle proprie qualità è un concetto che ben si abbina a un settore in continua espansione come quello dell’enologia, che ha avuto a Sibari una importante vetrina di fine estate. Meno provincialismo nelle carte dei vini e più consapevolezza – tra ristoratori e fruitori soprattutto – faranno fare il salto al nettare calabrese: la materia prima c’è ed è già qualcosa.
Record
Un urlo di liberazione dei tifosi rossoblù che rimarrà negli annali anche perché quello di Ciervo al 106’ su rigore al San Vito Marulla contro il Catanzaro è il gol più tardivo di sempre tra serie A e B.
Stellati
Non è più una notizia l’alta cucina calabrese, per la quale arrivano e si confermano premi e riconoscimenti internazionali. I talenti emergenti dei fornelli e la loro maniacale cura per le materie prime senza dimenticare il territorio e un servizio impeccabile iniziano a fare scuola anche a nord del Pollino, aspettiamo qualche nuova Stella nel 2025…
Tirocinanti
Proprio sotto l’albero di Natale è arrivato il regalo per la seconda vertenza (dopo Abramo) che turba il sonno di alcune famiglie calabresi: anche i sindacati (Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp Uil) hanno ammesso che sono stati fatti passi avanti con l’emendamento nella manovra del governo, ma – hanno avvertito – «resta irrisolto il nodo delle risorse». Dopo un 2024 altalenante arriverà un 2025 di certezze anche per i Tis?
Unione (dei Comuni)
Visto che la voce Unica (città) è già stata giustamente menzionata tra i (non) fatti del 2024, ci spingiamo oltre prefigurando il “piano B” dei sostenitori del No – Sandro Principe in primis – alla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero: di certo sarà un tema della campagna elettorale rendese.
Velocità, alta
Un anno sospeso che si chiude con interessanti annunci di investimenti miliardari da parte di Rfi ma anche i dubbi sulla prosecuzione dell’AV oltre Romagnano: per ora, dopo il caro biglietti per i pendolari sotto Natale, tocca tenersi isolamento e collegamenti lentissimi.
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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-12-31 13:09:51 da Redazione Corriere
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