Dai denti sbiancati a una targa “clonata” per non pagare i pedaggi,…

ANCONA – Un pezzo di nastro adesivo nero per cambiare la targa dell’automobile e non pagare così i pedaggi autostradali. La F di una Mercedes classe C era diventata una E. Il resto della combinazione alfanumerica era rimasta come l’originale. Con quel camuffamento però la targa era identica a quella di una Fiat 500 di proprietà di una donna di Chieti. Il trucchetto è stato smascherato quando la donna, 70 anni, ha iniziato a ricevere a casa le multe per il pedaggio autostradale non pagato e tre sanzioni anche per eccesso di velocità lungo la tratta autostradale Torino-Piacenza-Brescia. Sei verbali tra il 3 e il 10 marzo del 2020 per un totale di 200 euro relativi ai pedaggi dei caselli di Milano, Como e Giulianova. La donna abruzzese ha sporto denuncia ai carabinieri che, interpellata la Motorizzazione civile, sono risaliti al veicolo giusto. Le foto dei mancati pedaggi infatti ritraevano una Mercedes e non una Fiat. Controllando gli altri numeri della targa si è risaliti a quella camuffata che in quel periodo era stata presa a noleggio da un 55enne anconetano, per una settimana, da una agenzia di Bolzano.

L’uomo è Massimiliano Sopranzi, il dentista dei vip finito pure su Striscia e condannato pochi mesi fa per esercizio abusivo della professione. Adesso è finito a processo per falso materiale davanti alla giudice Alessandra Alessandroni. Ieri in tribunale è stato sentito un carabiniere di Vasto, dove la vittima ha fatto denuncia, che ha riferito sull’indagine condotta. Prossima udienza il 3 dicembre dove probabilmente verrà sentito l’imputato che potrà dare la propria versione dei fatti.